Az. Agr. Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco

"LUMACHE" Alimento straordinario...




Hai mai mangiato le lumache ?
SI
NO

Vedi risultati



Le rimangeresti ?
SI
NO
FORSE

Vedi risultati





NOTIZIE DAL WEB


 
Internet: Germania vuole tassare motori
    30/08/2012 aggiunto da http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Internet-Germania-vuole-tassare-motori-ricerca-per-visualizzazione-news_313643359585.html

Berlino, 29 ago. - (Adnkronos/Dpa) - Il governo tedesco ha approvato oggi un disegno di legge che impone ai motori di ricerca, come Google, il pagamento di diritti d'autore ai media tedeschi in caso di visualizzazione dei titoli delle notizie sui loro siti web. Una scelta che la filiale tedesca di Google ha condannato parlando di un "giorno nero" per il Web, augurandosi che il disegno di legge venga respinto dal Bundestag. Fino ad oggi i sitti aggregatori di notizie non sono sottoposti in Germania all'obbligo di pagare i diritti per la pubblicazione dei titoli e delle anteprime degli articoli.


Sarà l’Inter la vera rivale della Juventus?
    30/08/2012 aggiunto da http://it.eurosport.yahoo.com/blog/pallonate/sar%C3%A0-l-inter-vera-rivale-juventus-121726290--sow.html

La Juventus gode dei favori di tutti i pronostici per bissare lo scudetto, ormai lo abbiamo capito. Ma quale sarà la sua vera antagonista nella corsa al vertice? Qui su "Pallonate" ci siamo chiesti se l'Inter possa essere all'altezza. Ne è venuta fuori una lista di "perché sì" e "perché no", ma anche un paio di "forse"...
PERCHE' SI'...
MERCATO ALL'ITALIANA - Nell'estate della spending review e di un potere d'acquisto delle italiane all'estero ormai ai minimi termini, l'Inter si è mossa benissimo sul mercato italiano assicurandosi Palacio, Silvestre, Mudingayi e Samir Handanovic con esemplare tempismo. Walter Gargano è la dinamo che mancava a centrocampo, Cassano la migliore contropartita possibile per l'epurato Pazzini.
SNEIJDER E MILITO - Julio Cesar, Maicon e forse Stankovic sono, per argomenti anagrafici e soprattutto economici, gli eroi del triplete verso il valhalla, Wesley Sneijder e Diego Milito quelli che, confermatissimi, capeggeranno le nuove imprese insieme a Samuel, Zanetti e Cambiasso, ma degli argentini parleremo poi... L'olandese, che ha ritrovato la giusta continuità, è probabilmente il miglior giocatore della Serie A e gli infortuni dello scorso anno hanno dimostrato quanto l'Oranje sia in grado di spostare gli equilibri; El Principe ha segnato 75 gol in quattro campionati italiani.
L'ALTRA META' DI MILANO - E' abbastanza banale, ma se l'Inter potrà diventare "l'anti-Juve" lo si deve anche ai cugini rossoneri, da favoriti (e più forti) dello scorso anno a reale incognita del campionato dopo la drastica ridimensione.
L'EUROPA DIVISA - Proviamo a risalire la corrente e ribaltare le prospettive: se l'anno scorso si parlava della Juventus agevolata in campionato, perché senza impegni continentali (e quest'anno avrà al contrario la responsabilità di un attesissimo ritorno in Champions League), oggi l'Inter può permettersi un'Europa League a carte scoperte e con la coperta lunga per ovviare a un pericoloso dispendio energetico. E anche se la scelta tutta italiana del turnover in Europa League l'abbiamo sempre biasimata, per l'Inter non sarà un problema onorare il torneo con un po' di rotation....FORSE...
CASSANO CROCE E DELIZIA - Gli ultimi tre campionati l'hanno dimostrato: Antonio Cassano non può dispiegare la sua tenuta fisica oltre i limiti già affiorati, anche se la classe non si discute. Poi le falde comportamentali che, scemati i primi entusiasmi, sono sempre una pericolosa incognita. L'acquisto di Cassano non era programmato, ma non sarà nemmeno una ciliegina sulla torta: da valutare giorno per giorno, nel bene e nel male.
IL CARISMA DELL'INESPERIENZA - L'impatto di Andrea Stramaccioni sull'Inter non è stato irrilevante e, se la scorsa stagione era troppo tardi per contestare i verdetti, quest'anno la squadra si è preparata bene e non ha fallito i primi impegni ufficiali. L'asterisco è la poca familiarità di Strama con il calcio dei grandi che, malgrado gli elogi di spogliatoio e dirigenza, resta un interrogativo.
PERCHE' NO...
VICE MILITO - Ad oggi manca il vice Milito, perché Forlan e Castaiognos sono stati ceduti, Pazzini non ha accettato il ruolo e Samuele Longo, nonostante le meraviglie in campionato primavera, giocherà in prestito nell'Espanyol. E allora, quando e se mancherà Milito, chi farà i gol? L'impennata realizzativa di Palacio - 21 gol nel Genoa la scorsa stagione, ma mai in doppia cifra prima del 2012 - non può bastare per il titolo.
POCHI IN DIFESA - Da astro nascente del calcio italiano a punto debole, lo scorso anno, della difesa dell'Inter nei mesi monsonici: Andrea Ranocchia ha un credito da estinguere e, se non reggerà la pressione, i soli Silvestre e Samuel (se Juan Jesus va in prestito al Bologna) non basteranno per l'argine.
UN BUG NELLA DIRIGENZA - Vedi sopra, la cessione di Lucio, per lo più alla Juventus, è stata una sorpresa, così come la rinuncia ad Andrea Poli che ha 22 anni e l'anno scorso è stato il migliore della mediana. Il centrocampo dell'Inter è molto competitivo, ma l'affaire Poli è una spia di default, perché alcune scelte di mercato - come l'operazione Palacio, a costo maggiorato, dodici mesi dopo - continuano a sembrarci francamente indecifrabili. Non sarà più un'Inter masochista, ma ancora priva di una perfetta programmazione.
LA VECCHIA ARGENTINA - Essenziali e indimenticabili, ma l'anagrafe dice che Samuel ha 34 anni, Cambiasso - il più giovane e forse il più "logoro" - 32, Milito 33, Zanetti - il più vecchio e forse il più indefesso! - 39: la "lobby" argentina, malgrado le chiacchiere, non è mai stata un problema, ma non è detto che, loro malgrado, possa diventarlo a breve. E in prospettiva si pensi al Milan, dove l'abbandono concomitante di tutte le leggende sta creando, in campo e fuori, un buco incolmabile.


Al via il Quinto conto energia
    29/08/2012 aggiunto da http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rinnovabili/2012/08/27/Rinnovabili-via-Quinto-conto-energia_7385597.html

ROMA - Ha preso il via il 27 agosto il quinto conto energia dedicato alle aziende e ai privati che hanno intenzione di installare sul proprio tetto o in un campo di proprieta' i pannelli fotovoltaici. Gli incentivi sul fotovoltaico, pochi in verita', prevedono un tetto massimo pari a 6,7 miliardi l'anno che stiamo pagando con la bolletta elettrica, parte dei quali sono gia' stati destinati a chi e' rientrato nel quarto conto.
Nella migliore delle ipotesi, i rimanenti 700 milioni stanziati potrebbero durare qualche mese. Le nuove disposizioni tagliano ma, in una certa misura, riqualificano gli incentivi al solare fotovoltaico, premiando con 0,02 euro al kWh le apparecchiature realizzate in Europa. Il nuovo conto prevede, infatti, due distinte tariffe incentivanti: una applicata solo all'energia immessa in rete (la cosiddetta tariffa omnicomprensiva) e l'altra solo all'energia auto- consumata (il premio autoconsumo) che, mediamente, per un consumatore domestico con impianto sotto i 3 kW copre circa il 30% di quella prodotta. Questa particolarita' rende conveniente consumare quanta piu' energia possibile di quella generata dall'impianto. Se a livello industriale la cosa e' fattibile, va chiarito che orientare i propri consumi in maniera ottimale tra le mura domestiche risulta spesso difficile.
I costi di installazione sugli impianti domestici da pochi kW (consigliati fino a 3) non hanno subito variazioni. E', infatti, piuttosto difficile scendere a prezzi inferiori ai 3.500 euro (Iva inclusa) per kW installato. Le differenze si notano anche tra Nord e Sud: a parita' di impianto, infatti, un sistema da 2.2 kWp installato a Milano produce una media annua di 2.200 kWh e qui, per un ritorno di tipo economico, bisogna aspettare mediamente 19 anni. A Napoli lo stesso impianto riesce a produrre 2.800 kWh, con un ritorno economico che arriva dopo circa 14 anni dall'installazione. In entrambi i casi, rispetto ai precedenti conti, il tempo di rientro economico e' cresciuto mediamente dai 2 ai 4 anni.


Il dolore cronico colpisce una persona su 4 in Italia
    29/08/2012 aggiunto da http://salute.agi.it/primapagina/notizie/201208281301-hpg-rsa1013-il_dolore_cronico_colpisce_una_persona_su_4_in_italia

AGI) - Milano, 28 ago. - Nel mondo un adulto su 5 soffre di dolore cronico, percentuale che sale a uno su 4 in Italia. In Europa, il primato del dolore e' dei norvegesi: ne e' colpito il 30%, quasi uno su 3. Il Paese dei fiordi e' seguito da Polonia (27%) e Italia (26%). I Paesi dove si soffre meno, invece, sono Spagna (12%), Irlanda e Gran Bretagna col 13%. Mal di schiena ed emicrania sono i dolori piu' diffusi: si stima, infatti, che una persona su 2 soffra di mal di testa almeno una volta all'anno, mentre ogni adulto ha sofferto di un episodio di dolore muscolo-scheletrico almeno una volta nella propria vita. I dati sono stati presentati nel corso della conferenza stampa di presentazione del 14mo congresso mondiale sul dolore, in corso al MiCo (Milano Congressi) fino al 31 agosto. All'evento partecipano oltre 7mila esperti, provenienti da piu' di 110 Paesi. Il paziente tipo che soffre di dolore cronico, indipendentemente dal Paese di provenienza, e' donna (56% dei casi) e ha un'eta' media tra i 40 e i 50 anni. In un caso su 5 la patologia porta alla perdita del lavoro o a un ridimensionamento del percorso professionale e nel 21% dei casi influisce sullo stato emotivo, portando alla depressione. Inoltre, gli esperti identificano una relazione inversamente proporzionale tra il livello di istruzione e il grado e la persistenza del dolore. Paolo Marchettini (presidente del comitato organizzativo locale del congresso e responsabile del centro di medicina del dolore di Milano) spiega: "Il 30% dei cittadini con un livello di istruzione medio-basso ha esperienza di dolore severo, mentre l'incidenza scende al 17-18% nella popolazione con un titolo di studio elevato. Questo fenomeno si spiega con la presumibile migliore capacita' di una persona piu' istruita di comunicare con il medico". Nell'anno mondiale contro l'emicrania (che termina a ottobre) gli esperti sostengono che l'analisi del cervello con le moderne tecniche di brain imaging apra nuove prospettive per la terapia. Irene Tracey, dell'Universita' di Oxford, ha sottolineato che grazie al brain imaging si possono "identificare le aree piu' importanti da cui nasce il dolore e studiare come altre aree, una volta divenute attive, lo peggiorino notevolmente generando ansia, depressione e aspettative negative". Dunque, aggiunge Marchettini, lo stato emotivo di una persona o un'aspettativa negativa "possono aumentare il dolore" al punto tale da "abolire completamente gli effetti della morfina". Al contrario "dormire profondamente quasi annulla il bisogno di analgesici post operatori". Insomma si e' aperta un'ampia e interessante prospettiva per gli studi sul dolore, un campo ancora in gran parte da scoprire.


Isaac si abbatte sulla Louisiana venti a 130 kmh, ribaltate barriere
    29/08/2012 aggiunto da http://www.repubblica.it/esteri/2012/08/29/news/isaac_si_abbatte_sulla_louisiana_venti_fino_a_130_chilometri_orari-41638462/

NEW ORLEANS - Folate di vento che sfiorano i 130 chilometri orari, pioggia battente che allaga le strade, 250mila persone senza elettricità, coprifuoco dalle otto di sera alle sei di mattina in diversi distretti. L’uragano Isaac è piombato su New Orleans nella notte, con una lunga scia di danni ancora tutti da valutare.
Il centro della vecchia colonia francese è al momento risparmiato, le dighe e le chiuse hanno retto l’urto delle onde, la popolazione si è barricata nelle case in un’attesa mista di paura e sollievo. Sono i sobborghi della ‘Great New Orleans‘ quelli che soffrono di più la furia di un uragano anomalo, che - contrariamente alle aspettative - ha perso velocità dopo aver toccato terra sul Delta del Mississippi ma è aumentato di forza e rischia di danneggiare un’area di duecento miglia per due interi giorni.
Per le ‘levees’, le nuove dighe e chiuse fortificate costate (dopo il disastro Katrina) la bellezza di 25 miliardi di dollari l’uragano Isaac è la prova del fuoco. Il ricordo di quanto successo esattamente sette anni fa, quando due terzi della città vennero travolti dalle acque provocando 1800 morti è ancora troppo vivo perchè ci si abbandoni all’ottimismo.
Vivo è anche il ricordo delle violenze incontrollate che seguirono Katrina e in queste ore mille uomini della Guardia Nazionale in assetto di guerra stanno pattugliando il centro della città per scoraggiare e impedire qualsiasi crimine. “Siamo nel cuore di una battaglia”, proclama Mitch Landrieu - sindaco democratico di New Orleans - assicurando che questa volta la battaglia contro le forze della natura “sarà vinta”.
Radio, tv e siti online aggiornano in tempo reale quanto accade: 96mila senza luce nel distretto di Orleans, 85mila a Jefferson, 11mila a St.Bernard, 13mila a Lafourche e via dicendo, in quello che con il passare delle ore sta diventando un bollettino di guerra per la società che gestisce l’energia elettrica. In stato d’allarme rosso gli ospedali, anche se al momento non ci sono notizie gravi e non vengono segnalate vittime. Bisognerà però attendere l’alba per avere un quadro più chiaro della situazione.
Il ‘French Quarter”, il cuore della New Orleans bohemienne e turistica, famoso per le sue notti che non finiscono mai, è completamente deserto, in giro si vedono solo rare macchine della polizia che pattugliano le strade. La stragrande maggioranza della popolazione ha deciso di restare in casa, fidandosi delle promesse delle autorità (“New Orleans oggi è sicura”) e nella convinzione che Isaac non possa neanche lontanamente venire paragonato a Katrina. Per i più poveri fino a tarda sera sono rimasti aperti rifugi, alcuni solo per giovani e adolescenti. Tassativamente chiusi, per ordine del sindaco, il Superdome (lo stadio dei Saints) e il Convention Center che sette anni fa furono teatro di terribili violenze e omicidi rimasti ancora impuniti.
Tutte le strade e i ponti che portano al centro sono stati chiusi, numerose le arterie già allagate e dove è impossibile circolare. La forza del vento ha rotto gli ormeggi di una nave, che per alcuni minuti è andata alla deriva in un canale, ma anche nei corsi d’acqua la situazione resta sotto stretto controllo. Più grave è quella nella zona sud, da New Orleans fino al Delta del Mississippi. Difficile avere notizie da lì, perchè le comunicazioni sono difficili e spesso interrotte.
Il governatore della Louisiana, Bobby Jindal, ha spiegato che sono attesi "venti forti per almeno 36 ore". L'andatura dell'uragano - spiegano gli esperti - è infatti piuttosto lenta. La principale preoccupazione però non è quella dei venti, ma quella delle possibili inondazioni.
E i forti venti hanno rovesciato alcune delle barriere poste per tentare di arginare le inondazioni. In ogni caso, anche se i venti potrebbero toccare i 150 chilometri orari nell'avanzata di Isaac, dovrebbe rimanere un uragano di 'Categoria 1' e, dopo essere passato per New Orleans, dovrebbe deviare verso ovest, investendo la città di Baton Rouge, capitale della Louisiana. Nello Stato, intanto, sono oramai oltre 200.000 le persone rimaste senza corrente elettrica.
"Prendete sul serio tutti i consigli delle autorità e preparatevi, questa tempesta è pericolosa. Non è il momento di sfidare il destino. Sono previste inondazioni. Dobbiamo essere pronti prima, evacuando le case se consigliato, e anche dopo, per la ricostruzione. Ascoltate le autorità: se vi dicono di evacuare, evacuate", ha detto il presidente Barack Obama in diretta tv dalla Casa Bianca, aggiungendo che la Fema (Federal emergency management agency) è sul posto da una settimana, per affrontare l'arrivo della tempesta. La più pericolosa a colpire gli Stati Uniti, a sette anni da Katrina.
Oltre 2.100 detenuti sono stati trasferiti nelle ultime ore dalle prigioni della Lousiana in zone ritenute a rischio per l'imminente passaggio dell'uragano Isaac verso carceri più sicure. "Abbiamo completato il trasferimento - ha detto Jindal - e ora non ci muoviamo più", precisando che l'operazione è inziata domenica e che i detenuti sono stati ricollocati in altri penitenziari dello Stato.

Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco P.I. 02386970186