Az. Agr. Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco

"LUMACHE" Alimento straordinario...




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NOTIZIE DAL WEB


 
Molini di Triora: grande successo durante la sagra di oggi per la 'Corsa delle Lumache'
    10/09/2012 aggiunto da http://www.sanremonews.it/2012/09/09/leggi-notizia/argomenti/eventi-1/articolo/molini-di-triora-grande-successo-durante-la-sagra-di-oggi-per-la-corsa-delle-lumache.html

Grande successo della 53a edizione della Corsa delle lumache. Grazie all'elevato numero di iscrizioni per la prima volta si sono dovute correre due manches. La corsa finale ha visto alla partenza le prime dieci lumache piazzatesi di ogni batteria. Al termine l'ha spuntata Alexia con un tempo di 11 primi e 24 secondi, al secondo posto Ilaria con un tempo di 15 minuti e dieci secondi ed al terzo posto Nina a soli due secondi dalla seconda posizione.
Per la cronaca, durante la prima manche di qualificazione, Marco Fidale ha stabilito il nuovo record mondiale che ha visto la propria lumaca coprire il percorso (di 95 centimetri) in soli 7 minuti e 52 secondi!


Agricoltura, il settore al top per ricambio generazionale
    10/09/2012 aggiunto da http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/406118_agricoltura_il_settore_al_top_per_ricambio_generazionale/

L'agricoltura è il comparto lavorativo che vanta il più alto ricambio generazionale: in un caso su dieci i giovani scelgono proprio il settore primario per avviare una nuova attività. È il dato emerso dall'incontro svolto lunedì scorso a Montichiari fra il presidente di Coldiretti Brescia, Ettore Prandini (è anche il leader a livello regionale), e Michele Saetti, delegato provinciale di Giovani Impresa, di fronte a una platea di oltre cinquanta imprenditori «junior» della zona. Un confronto a tutto campo, nel corso del quale Prandini ha affrontato varie tematiche di stretta attualità: dalla questione climatica, che sta mettendo in serio pericolo gran parte della produzione agricola, alla annosa vicenda della direttiva nitrati, passando per la riforma della Pac e la necessità di rivedere in aumento il prezzo del latte alla stalla. «L'impegno dei giovani è fondamentale per difendere la dignità delle famiglie che ancora credono ed investono sull'agricoltura - ha affermato il presidente -. Solo lavorando insieme riusciremo a garantire un futuro alle aziende». Michele Saetti ha sottolineato che l'impegno delle nuove generazioni è visibile nei risultati: il 33% dei giovani agricoltori italiani si trova in fase di espansione aziendale e il 40% dichiara, inoltre, di aver aumentato il proprio fatturato nell'ultimo anno. «Per far nascere una impresa è tuttavia prioritario avere un'idea intorno alla quale sviluppare un progetto senza fermarsi alla semplice visione bucolica - ha spiegato -. Non è più sufficiente accontentarsi delle ipotesi tradizionali, ma occorre considerare l'ampio spettro di opportunità offerte da un comparto che ha ormai esteso le sue competenze dalla produzione alla trasformazione e alla vendita di prodotti alimentari. Importante anche il business delle agroenergie, nonché l'offerta di servizi alle scuole come le fattorie didattiche, ma anche alle Pubbliche amministrazioni per la cura del verde». Fondamentale, secondo il delegato provinciale di Giovani Coldiretti, è anche il confronto con chi ha già maturato esperienze analoghe: visitare direttamente altre aziende in Italia e in Europa contribuisce a focalizzare l'idea e ad individuare le migliori soluzioni per affrontare le nuove sfide del mercato. Fondamentale anche la collaborazione di esperti per valutare concretamente le occasioni offerte dal mercato e dal territorio. Il meeting di Montichiari si è concluso con gli ultimi ritocchi all'organizzazione della festa di Giovani Impresa, in programma oggi a Carpenedolo.


Sagre: ecco i promossi
    10/09/2012 aggiunto da http://www.atnews.it/2012/09/10/leggi-notizia/argomenti/attualita-1/articolo/sagre-ecco-i-promossi.html

Una piazza tra le più grandi in Piemonte,nel centro di Asti, che sembra piccola dall’alto quanto è gremita da migliaia di persone di tutte le età. I numeri del Festival delle Sagre a livello gastronomico sono pantagruelici, tra la serata di sabato e la giornata di domenica la quantità di cibo distribuita infatti ogni anno è enorme.
Numeri che sapremo presto nei dettagli dall’abituale comunicato stampa finale degli organizzatori della Camera di Commercio con il suo Ente
Speciale, ma che saranno sicuramente ancora una volta da record, essendoci bastato il colpo d’occhio davanti alle postazioni di distribuzione delle 45 Pro-Loco della provincia di Asti alle quali di sono aggiunte per questa edizione quelle ospiti di Flavon (TN) e Vecchia Porta Casale (Vc), anch’esse gettonatissime per le loro specialità.
Impresa impegnativa quella di assaggiare l’ottantina di “piatti” proposti, divisa ovviamente in due “manche” il sabato sera e la domenica e naturalmente assaggiando nel vero senso della parola, perché le portate sono tutte piuttosto abbondanti ed anche il più allenato dei mangioni non riuscirebbe a consumarle tutte per intero senza fare indigestione…
scopo è quello di verificare dal nostro punto di vista la qualità dei cibi ed il rapporto prezzo/qualità, quest’ultimo, va detto, quasi sempre positivo in quanto i prezzi proposti sono davvero molto popolari ed ovviamente non mancano i partecipanti al Festival che ne approfittano per consumare più portate.
E’ anche vero che molte proposte sono all’insegna della semplicità, ovvero non necessitano di laboriose preparazioni di cucina. E’ il caso, ad esempio, di salame affettato o salamini interi, o la “soma d’aj” che però sono a ragione molto apprezzati dal pubblico. Migliorabile in alcuni casi il pane servito coi piatti, spesso lo abbiamo trovato non ben cotto e perciò molliccio , in qualche caso sarebbe anche consigliabile farlo tostare leggermente su piastra per migliorare l’accompagnamento del cibo.
Dati i quantitativi richiesti non è certo facile preparare alcuni piatti che richiedono cotture “in diretta” e non possono essere preparati in precedenza, ma va detto che le Pro-Loco sono quasi tutte ormai molto esperte e se la cavano bene e la qualità media rimane soddisfacente, anche se nel preparare i cibi i margini di miglioramento sono sempre possibili e quando ci è capitato l’abbiamo fatto presente ai cucinieri all’opera.
Per non dilungarci troppo e come pro-memoria ai lettori per il prossimo anno, quando con tutta probabilità le Pro-Loco che citiamo riproporranno questi loro “cavalli di battaglia” ecco i piatti che abbiamo maggiormente apprezzato.
Antipasti
Ottima la carne cruda all’Astigiana di Sessant, condita secondo buone regole di tradizione, con olio d’oliva di qualità e l’aglio ben dosato che molta ristorazione “contemporanea” tende a “dimenticare”.
Hitler fa bene ad arrabbiarsi nel divertente filmato che circola da un paio d’anno su You Tube perché non gli portano la “Friciula” col lardo di Mombercelli, un sfiziosità tipica e sempre appetitosa.
Alla grande Isola d’Asti con i suoi “Baciuà” , che si dovrebbe scrivere Batsoa , ma si ammette la “licenza poetica”, visto che questo soffice zampino di maiale lessato, messo sotto aceto e poi fritto in padella, oltre alla laboriosa preparazione è un grande classico della buona cucina antica, che rischiava di scomparire e sarebbe stato un vero peccato.
Cellarengo da par suo ci ha fatto ingolosire con le sue ottime Tinche in carpione, davvero perfette.
Primi
Sempre delizioso il risotto alla Barbera d’Asti di Mongardino, prepararne simili quantitativi mantenendone la perfetta cottura e l’amalgama dei gusti è impresa non facile. Bene comunque anche il risotto al tartufo nero di Montechiaro
Ottimi i taglierini fatti in casa conditi con sugo di carne di Boglietto di Costigliole, come gli agnolotti al sugo di carne di Santa Caterina di Rocca d’Arazzo.
Particolari e piacevoli i tajarin di mais al sugo di coniglio presentati da Antignano
Secondi
Sempre all’altezza il bollito misto di Moncalvo, antica specialità senza tempo del centro monferrino. Altrettanto si può dire del Gran Fritto Misto diPortacomaro. Piatti della tradizione che hanno, giustamente, sempre i loro fedeli estimatori.
Ottima e gustosa la rolata di coniglio con funghi porcini e polenta presentata da Montiglio Monferrato.
Piatti unici
La “Puccia” di Monastero Bormida è sempre in cima alle nostre preferenze. Piatto diventato raro e gustosissimo della tradizione che propone la polenta sciolta nel minestrone di fagioli e condita con burro e formaggio. Una specialità per fortuna “salvata” dal centro della Langa Astigiana.
Un piatto gustoso e squisito sono anche i fagioli buoni di Refrancore con cotica e zampino, proposti da Refrancore , siamo nella migliore storia della “cucina povera” piemontese ed onore al merito anche in questo caso a chi la preserva da immeritato oblio.
Dolci e dessert
Sono sempre tantissimi i dolci presentati al Festival delle Sagre, anche perché sono di quelle proposte che si possono preparare in precedenza e la distribuzione in piazza ne risulta facilitata.
Ad onor del vero non tutti ci hanno particolarmente soddisfatto, in molti casi gli ingredienti non sembravano amalgamati e dosati in modo idoneo, specie per quanto riguarda le essenze aggiunte. La pasticceria è arte tra le più raffinate e tutt’altro che facile da esercitare.
Ci è comunque piaciuto l’Antico “mun” di Mongardino , così pure il “Bunèt ” di Costigliole realizzato molto bene in proprio e sono sempre un “classico” che non delude i finocchini di Refrancore con zabaglione al Moscato. Niente male anche il rotolo al cacao con nocciole di Quarto.
Se vi siete perse queste prelibatezze non preoccupatevi potrete rifarvi il prossimo anno…..


Cavernauti all'opera nelle grotte sarde per imparare a volare nell'universo
    09/09/2012 aggiunto da http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_settembre_07/astronauti-caverne-sardegna_0af593b8-f91d-11e1-8c97-b4f1e02508f5.shtml

Le prove generali per la scoperta dell’universo si fanno sottoterra. Nelle caverne, a centinaia di metri di profondità, ci si può abituare a vivere nello spazio. È così iniziato il «viaggio» di sei astronauti, tra cui uno dell’Agenzia spaziale europea (Esa), all’interno di alcune grotte della Sardegna. Durante la missione di addestramento, progettata per prepararli alla vita a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss), gli astronauti saranno chiamati anche alla ricerca di possibili forme di vita presenti nel sottosuolo. Li chiamano «cavernauti» (astronauti delle caverne), per gli esperti Caves, e andranno all’esplorazione di una rete di grotte simulando alcuni aspetti delle missioni spaziali. Astronauti nelle caverne CERCHERANNO FORME DI VITA - Un centro di controllo missione controllerà l’equipaggio dalla stazione base, situata all’entrata della grotta. Due volte al giorno ci saranno delle riunioni, come avviene a bordo della Stazione spaziale internazionale e all’equipaggio è permesso un solo carico di provviste durante il soggiorno in grotta. Moltissime di queste cavità sarde sono ancora inesplorate, proprio per questo i «cavernauti» dovranno disegnare delle mappe accurate dei loro progressi per assicurarsi di poter tornare indietro, al campo base, e poter aiutare futuri esploratori. Prove generali di voli spaziali nelle caverne Prove generali di voli spaziali nelle caverne Prove generali di voli spaziali nelle caverne Prove generali di voli spaziali nelle caverne Prove generali di voli spaziali nelle caverne Prove generali di voli spaziali nelle caverne «Nessuno ha sistematicamente cercato forme di vita in queste grotte», dice Loredana Bessone, istruttore Esa degli astronauti e ideatrice del corso. «Trovare la vita, piccola e grande, è sempre una buona cosa, quindi sono veramente eccitata all’idea che cercheremo batteri esotici e abitanti delle caverne come gli artropodi».] Le prove generali per la scoperta dell'universo si fanno sottoterra. Nelle caverne, a centinaia di metri di profondità, ci si può abituare a vivere nello spazio. È così iniziato il «viaggio» di sei astronauti, tra cui uno dell'Agenzia spaziale europea (Esa), all'interno di alcune grotte della Sardegna. Durante la missione di addestramento, progettata per prepararli alla vita a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss), gli astronauti saranno chiamati anche alla ricerca di possibili forme di vita presenti nel sottosuolo. Li chiamano «cavernauti» (astronauti delle caverne), per gli esperti Caves, e andranno all'esplorazione di una rete di grotte simulando alcuni aspetti delle missioni spaziali.


Aumentano le cause per danni da trattamenti estetici
    09/09/2012 aggiunto da http://www.italiaglobale.it/2012/09/08/aumentano-le-cause-per-danni-da-trattamenti-estetici-2/

“Negli ultimi dieci anni c’è stato un aumento del 30% di procedimenti civili a carico di chirurghi plastici ed estetici. E si sta registrando anche una crescita, molto preoccupante, di cause penali”. Lo ha detto ad Adnkronos Salute Lucio Cappelli, vicepresidente della Società italiana di chirurgia plastica forense (Sicpf) e consulente del Tribunale di Roma.
Le richieste di risarcimento arrivano anche a centinaia di migliaia di euro, ma difficilmente il giudice stabilisce cifre che vanno oltre i 20-40 mila euro. Questo perché spesso i presunti danni che il paziente lamenta si possono sistemare con un altro intervento: si tratta di danni non permanenti, ovvero si possono emendare, seguendo anche le indicazioni delle tabelle specifiche che classificano il tipo di problematica”.
Insomma, le cause per gli errori e spesso gli orrori della chirurgia plastica stanno aumentando vertiginosamente in Italia, così come negli anni sono vertiginosamente cresciuti gli interventi. Sintomo di un evidente scollamento fra le persone e la loro reale percezione di sé, spesso agganciata a stereotipi televisivi o modaioli, che obbligano quasi l’individuo a sottoporsi ad interventi che potrebbero essere migliorativi.

Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco P.I. 02386970186