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NOTIZIE DAL WEB


 
Tumori: in Italia 364mila casi nel 2012, mille al giorno
    27/09/2012 aggiunto da http://salute.agi.it/primapagina/notizie/201209261253-hpg-rsa1023-tumori_in_italia_364mila_morti_nel_2012_mille_casi_al_giorno

AGI) - Roma, 26 set. - Mille nuovi casi al giorno scoperti, ma percentuali di guarigione che migliorano costantemente. Quest'anno si prevede infatti che saranno 'solo' 4mila in piu' rispetto al 2011 (364mila contro 360mila) i nuovi casi di tumore nel nostro Paese, 202.500 (56%) negli uomini e 162.000 (44%) nelle donne. Sono i numeri del cancro in Italia secondo l'indagine condotta dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall'Associazione italiana registri tumori (Airtum), pubblicata sul volume "I numeri del cancro in Italia 2012", presentato oggi all'auditorium del ministero della Salute, alla presenza del ministro Renato Balduzzi. A livello geografico, le regioni del Nord sono piu' colpite (+30%) rispetto a quelle del Sud, mentre le differenze di genere vedono le donne davanti agli uomini quanto a percentuali di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi (61% contro 52%). Particolarmente elevata risulta essere la sopravvivenza dopo un quinquennio in tumori frequenti come quello del seno (87%) e della prostata (88%). Tutto merito, sottolineano gli oncologi, della sempre piu' alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, e alla maggiore efficacia delle terapie. Il tumore del colon-retto e' il piu' frequente, con oltre 50mila nuove diagnosi stimate per l'anno in corso, seguito da quello della mammella (46mila), del polmone (38mila, un quarto dei quali nelle donne) e della prostata (36mila). Il cancro al polmone rimane quello che uccide di piu', attestandosi al primo posto complessivamente per mortalita' (34.500 i decessi stimati per il 2012) ed e' il big killer fra gli uomini (27%), mentre quello al seno lo e' fra le donne (16%). Nonostante le percentuali di guarigione continuino a migliorare, il tumore resta la seconda causa di morte (30%), dopo le malattie cardio-circolatorie (38%) e l'indagine stima che nel 2012 provochera' 175mila decessi (contro i 174mila del 2011): circa 500 al giorno. "La sopravvivenza - osserva Stefano Ferretti, segretario dell'Airtum - e' uno dei principali indicatori che permette di valutare l'efficacia del sistema sanitario. In questo senso, esistono ancora differenze nelle percentuali di guarigione tra le Regioni settentrionali e quelle del Sud a sfavore di queste ultime. Chi e' vivo a cinque anni dalla diagnosi di specifiche forme (testicolo, corpo dell'utero, melanoma, linfomi di Hodgkin e, in misura minore, colon-retto) ha prospettive di sopravvivenza che si avvicinano a quelle della popolazione generale, non colpita da neoplasia". I numeri contenuti nel rapporto, spiega Stefano Cascinu, presidente Aiom - sono indispensabili per tutti gli operatori e le istituzioni coinvolti nella lotta contro il cancro, sia nella gestione dei pazienti sia nella programmazione sanitaria in un periodo di contenimento della spesa come quello attuale, in cui - conclude - sono indispensabili l'appropriatezza e l'uso razionale delle risorse".


Sagra del cinema. A Pretola tutto il gusto per la settima arte
    26/09/2012 aggiunto da http://tuttoggi.info/articolo/48150/

Verrà presentata ufficialmente mercoledì 3 ottobre a Pretola, con un'anteprima-assaggio tutta da gustare, la “Sagra del Cinema – Il gusto della Settima Arte”, kermesse cinegastronomica promossa dall'associazione perugina MenteGlocale in collaborazione con l'associazione Per Pretola.
Per riportare il cinema tra la gente, in spazi condivisi e conviviali, unendo proiezioni e gastronomia di qualità “a tema”, la “Sagra del Cinema” ha ricevuto il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia e della Fondazione Perugia-Assisi 2019, e nasce per recuperare e contribuire alla diffusione di una cultura cinematografica che riproponga in maniera forte la dimensione popolare e sociale del cinema, inteso soprattutto come momento di aggregazione e socialità, come luogo dove poter condividere le emozioni in una visione collettiva.
Ecco allora mercoledì 3 ottobre, presso l'area della Torre Medievale di Pretola, l'anteprima, occasione per presentare ufficialmente la manifestazione (la prima edizione, dal titolo “Romanzo popolare”, si terrà per 5 giorni nella primavera del 2013) e offrire un vero e proprio assaggio (anche gastronomico, grazie alla preziosa collaborazione dello staff della Festa della Canaiola) di ciò che sarà la Sagra del Cinema.
Il cinema di papà- Dopo l'introduzione istituzionale delle 18.30, con la partecipazione di Andrea Cernicchi, assessore alla Cultura del Comune di Perugia, e di Giuseppe Lomurno, assessore municipale allo Sviluppo economico e al Turismo, alle 19.15 verrà presentato il volume “Il cinema di papà. Quarantuno classici restaurati scelti da registi di oggi”, curato da Alberto Crespi ed edito dal Comune di Narni e dalla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. A parlarne, insieme allo stesso Crespi (critico cinematografico per La7, l’Unità, Radio2 Rai Hollywood party e direttore artistico di Le vie del cinema di Narni, rassegna di cinema restaurato), ci sarà Enrico Magrelli, critico cinematografico e conservatore della Cineteca Nazionale e Gianni Giombolini, assessore alla Cultura del Comune di Narni.
Spazio quindi alla gastronomia, popolare e di qualità: presso gli stand della Festa della Canaiola sarà possibile cenare, gustando un menù affine al tema della prima edizione della sagra del Cinema (“Romanzo popolare”) e con una “citazione” dal film che verrà proiettato dalle 22.15. Nel menù della serata spiccherà infatti la polenta, al centro di una delle scene più famose di “Tutti a casa”, di Luigi Comencini, una delle opere più importanti della cinematografia italiana, con un grandissimo Alberto Sordi. La pellicola – ne verrà proiettata una copia proveniente dal Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale di Roma – verrà introdotta da Alberto Crespi, che l'ha selezionata per la serata.


Maire T.: completati lavori centrale biomassa Olevano Lomellina
    26/09/2012 aggiunto da http://borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=1033998&lang=it

OLEVANO LOMELLINA (MF-DJ)--BiOlevano, societa' del gruppo Maire T. che si occupa della realizzazione e gestione della centrale a biomassa legnosa di Olevano Lomellina, ha completato i lavori di costruzione e l'esecuzione del "Primo Parallelo", ovvero l'allacciamento alla Rete di Trasmissione Nazionale (Rtn), che permette di immettere sulla rete l'energia rinnovabile prodotta e venderla cosi' sul mercato. Inoltre, sono in corso di completamento le attivita' di collaudo dell'impianto, che nei prossimi giorni raggiungera' la produzione di energia netta prevista a regime di 18 megawatt elettrici.
La Centrale a biomassa di Olevano Lomellina, informa una nota, sara' alimentata a legno vergine, impiegando la biomassa in modo carbon neutral, attraverso cioe' l'utilizzo di legname di provenienza esclusivamente locale ("filiera corta"). Il nuovo impianto permettera', inoltre, di soddisfare il fabbisogno annuale di energia elettrica di oltre 50.000 abitazioni "a impatto zero", evitando l'emissione in atmosfera di circa 100.000 tonnellate annue di anidride carbonica, rispetto ad un analogo impianto a carbone. La centrale a biomassa, tra le piu' grandi di questo tipo attualmente in funzione in Italia, rappresenta un contributo significativo agli obiettivi di sostenibilita' fissati dall'Unione Europea.
L'impianto nasce da un progetto di Met NewEn (Maire Tecnimont New Energies), societa' del gruppo Maire T. costituita nel maggio 2009, specializzata nel settore delle rinnovabili, che, tramite la propria controllata BiOlevano, si occupa della realizzazione e della gestione dell'impianto, progettato utilizzando le migliori tecnologie disponibili oggi sul mercato. La progettazione e realizzazione dell'impianto e' stata affidata a Tecnimont, societa' controllata del gruppo.


Quanto inquina internet?
    26/09/2012 aggiunto da http://www.iljournal.it/2012/quanto-inquina-internet/392251

Anche le imprese che si occupano di internet dovrebbero fare più attenzione all’ambiente. Dopo gli orti aziendali di Google, gli altri big della “web economy” dovrebbero diventare più ecosostenibili. Almeno secondo un’inchiesta del New York Times.
I fondatori di Apple, Amazon, Microsoft, Facebook, Google, hanno sempre tentato di dare un’immagine patinata della loro azienda, presentandosi spesso come benefattori dell’umanità. Molte volte, però, sono venute a galla notizie poco edificanti sul loro conto. Dalle proteste dei lavoratori cinesi della Foxconn , alle politiche ai limiti dell’evasione fiscale.
Il quotidiano americano, con la collaborazione della società di consulenza McKinsey, per un anno ha analizzato il comportamento di queste aziende, e adesso sta pubblicando i risultati a puntate.
Nella prima “puntata” si parla di inquinamento. Inquinamento che le aziende della internet economy contribuiscono a creare bruciando enormi quantità di energia per trasferire dati ai loro milioni di utenti. Secondo le analisi di McKinsey, inoltre, più dell’80% di questa energia in realtà viene dispersa per vari motivi. Primo fra tutti il giro inutile che devono compiere i dati prima di arrivare a destinazione. Infatti, quando si cerca qualcosa su internet le informazioni prima transitano nel server (che può essere distante chilometri e chilometri), poi tornano all’utente.
Un secondo problema è rappresentato dall’eccessiva grandezza dei data center, che ricevono corrente elettrica da motori a diesel, altamente inquinanti.
Già nel 2007 l’Epa, (agenzia ambientale del governo Usa), in un rapporto inviato al Congresso, aveva avvertito dei rischi ambientali che si stavano correndo. Ma nel frattempo qualcosa è cambiato. Google, Facebook e Apple si sono impegnate molto nel risparmio energetico.
Per questo sono tanti i lettori del New York Times che hanno criticato aspramente la scelta del quotidiano di attaccare le imprese digitali. Tanto che alcuni personaggi chiave dell’inchiesta stessa, come il docente di Stanford Jonathan Koomey, hanno preso le distanze dai toni scandalistici utilizzati dal NY Times, affermando che “le aziende digitali bruciano molto, ma comunque meno dei trasporti. E soprattutto stanno facendo passi avanti nel risparmio”.


Privacy, la Francia convoca Facebook "Poco convincenti, utenti facciano causa"
    26/09/2012 aggiunto da http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/09/25/news/privacy_la_francia_incalza_facebook_diano_spiegazioni_sul_bug_dei_messaggi-43253911/

PARIGI è dura con il social network di Marzi Zuckerberg. Il governo francese ha intimato oggi alla direzione di Facebook France di comunicare all'Authority preposta se i messaggi privati di alcuni utenti del servizio siano stati pubblicati senza alcuna ragione apparente sulla loro bacheca. Questo nonostante le smentite e le rassicurazioni dell'azienda di Palo Alto, che non hanno convinto i vertici di Parigi. E neanche le Borse: il titolo ieri a New York
ha perduto il 9%.
"Gli utenti facciano causa". I ministri del Risanamento produttivo Arnaud Montebourg, e dell'Economia digitale, Fleur Pellerin, hanno chiesto spiegazioni esaurienti. Che sembrano non essere arrivate: le motivazioni date da Facebook sulla pubblicazione nella Timeline di chat riservate "non sono molto convincenti" e gli utenti francesi del social network che credono di essere stati lesi nella loro privacy "facciano causa", ha detto Pellerin a seguito della convocazione .Il governo, ha aggiunto Montebourg, presente alla riunione, vuole essere certo che realmente ci sia stato un problema tecnico oppure ci sia stata una violazione della fiducia degli abbonati attraverso la pubblicazione di messaggi privati".
Le piste finora emerse su quanto accaduto, con la diffusione di messaggi privati degli utenti risalenti al 2007-2009, sono quella del possibile guasto tecnico, della modifica improvvisa della configurazione dei dati che ha spiazzato gli utenti, o della violazione della privacy. La Rete, in particolare Twitter, sono stati invasi di messaggi e testimonianze di utenti francesi ma non solo, che si sono detti vittima del fenomeno.
Il social risponde. Facebook ha parlato di panico immotivato: "Un piccolo numero di utenti", ha affermato un portavoce dell'azienda "hanno espresso le loro preoccupazioni per quelli che hanno ritenuto essere, per errore, messaggi privati apparsi sulla loro bacheca. I nostri ingegneri hanno studiato questi casi e hanno constatato che i messaggi erano in realtà vecchi messaggi 'postati' nelle bacheche che sono sempre stati visibili sul profilo degli utenti coinvolti. Facebook dichiara che non c'è stata alcuna violazione della privacy degli utenti".
Il Cnil: "Le indagini continueranno". La Commissione nazionale francese dell'Informatica e delle Libertà (Cnil), comunica l'intenzione di continuare le sue indagini per capire se i messaggi privati sono stati effettivamente pubblicati nelle bacheche degli utenti. "La Cnil", si legge in una nota, "ha ricevuto lungamente i responsabili di Facebook Francia per chiarire le condizioni di diffusione dei messaggi anteriori al 2009 sui profili degli utenti francesi e la portata di questo fenomeno". L'authority riferisce anche di aver preso contatti "con i rappresentanti di Facebook all'estero". "A questo punto dei colloqui - prosegue la Cnil - emerge che delle indagini complementari devono essere condotte per determinare se dei messaggi privati sono stati effettivamente resi pubblici". Per l'authority, "emerge inoltre che la generalizzazione della nuova funzione Timeline, che rende più facilmente accessibili i vecchi messaggi, abbia contribuito alla confusione degli utenti, i quali sono sempre più consapevoli della necessità di tutelare la loro vita privata on-line".
La Cnil ricorda anche di aver "attirato più volte l'attenzione dei social network sull'importanza di una più grande trasparenza. E il recente studio su Facebook condotto dall'autorità irlandese di protezione per conto del G29 (il gruppo delle authority europee) va del resto proprio in questa direzione", conclude l'Authority.

Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco P.I. 02386970186