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NOTIZIE DAL WEB Ferrara Balloons Festival tra sport insoliti e mongolfiere 16/09/2012 aggiunto da http://m.ilrestodelcarlino.it/ferrara/spettacoli/2012/09/15/772742-ferrara_balloons_festival.shtml | Ferrara, 15 settembre 2012 - Dopo un sabato scandito dai voli delle mongolfiere, dalle esibizioni sportive e dall’Arma dei Carabinieri – intervenuta con uno spettacolare sorvolo in elicottero, con la Fanfara del 3° Battaglione Carabinieri Lombardia, la squadra agonistica Centro Cinofili Carabinieri e i paracadutisti del 1° Reggimento Carabinieri Para “Tuscania” di Livorno –, il Ferrara Balloons Festival 2012 si chiude domenica 16 con un programma ricco di attrazioni.
In mattinata, il pubblico del Parco urbano potrà ammirare l’elicottero NH 500 dell’Aeronautica Militare Italiana, il cui atterraggio è previsto intorno alle 9. In rappresentanza dell’AMI e della Nazionale di ginnastica ritmica interverrà, poi, alle 17, Julieta Cantaluppi. La giovane atleta comasca si esibirà insieme alle azzurre juniores dell’A.G.E.O. Putinati in una prova tecnica molto impegnativa.
Per i più mattinieri, lo sport targato Festival delle Mongolfiere prevede anche la partenza, alle 7.30, della “Bici Balloons”, la gran fondo valida per il circuito regionale U.I.S.P. A seguire, il 2° trofeo “Cielo e Acqua”, che impegnerà i bambini dai 3 ai 12 anni in una gara di pesca organizzata da A.R.C.I. Pesca F.I.S.I. A partire dalle 10.00, il testimone passerà agli skateboard elettrici, nuova tendenza dell’estate californiana. Taylor Landry, icona della comunità degli skaters d’oltreoceano, offrirà ai visitatori un saggio della propria tecnica e li aiuterà a misurarsi con quest’inedita versione della tavola da skate. Oltre alle danze – caraibiche, hip hop, scozzesi, orientali, quadriglie, etc. – e al ju jitsu, da segnalare anche l’appuntamento con il “Love Walking”, la camminata nordica di beneficenza programmata per le 16.30.
Già molto apprezzati nei giorni scorsi, torneranno le dimostrazioni di modellini elettrici (elicotteri e navi), il mercato e gli spettacoli medievali della Città Magica, le passeggiate con i pony, le attività del Villaggio dello sport e dell’area volontariato.
A chiudere la giornata e il Ferrara Balloons Festival 2012 saranno, infine, lo spettacolo del “Night Glow” (21.00), e un’osservazione guidata del cielo notturno. |
Quinto Conto Energia: una conferenza per il fotovoltaico 16/09/2012 aggiunto da http://www.pienosole.it/20120914-quinto-conto-energia-una-conferenza-per-il-fotovoltaico.html | L’11 ottobre a Milano si terrà un importante conferenza: Il futuro del solare: Italia per discutere sui cambiamenti introdotti dal Quinto Conto Energia. Seppur al momento non sembra prospettarsi alcuna crisi imminente del settore, le novità a cui abituarsi sono diverse e non sono state accettate di buon cuore. Nel corso della conferenza ci saranno anche alcuni esperti del settore che potranno dare risposta a tante domande di coloro che lavorano nel settore fotovoltaico.
Il principale interrogativo è quello relativo agli incentivi e all’importo ancora disponibili e per sapere entro quanto tempo si esaurirà. Se gli incentivi resteranno bloccati altrettanto faranno i progetti e questo significherebbe anche perdere numerosi posti di lavoro. Seppur le associazioni di categoria hanno presentato al Governo delle richieste esplicite per far sì che il fotovoltaico possa continuare la strada intrapresa, ad oggi non è giunta ancora alcuna risposta e questo lascia presagire a nulla di positivo.
Certamente adeguarsi allo standard di altri paesi è piuttosto difficile in questo momento economico soprattutto perché il fotovoltaico in Italia rappresenta una dei settori trainanti. È una realtà che si è sviluppata velocemente coinvolgendo anche il settore dell’industria e della ricerca che oggi hanno ottenuto un importante posizione di rilievo.
È necessario che gli investitori abbiano le idee piuttosto chiare su come gestire il settore con l’ingresso della nuova normativa e soprattutto avere lo stimolo necessario perché i loro progetti possano diventare sempre più ambiziosi. Discutere e affrontare i dubbi è un ottimo modo per analizzare in modo approfondito le leggi e capire qual è l’iter da seguire per ottenere i finanziamenti. |
Internet non funziona? Si diventa vittime di una disuguaglianza 16/09/2012 aggiunto da http://www.corriere.it/cronache/12_settembre_15/internet-non-funziona-pasqualetto_4e6836ca-ff01-11e1-ac8a-69b762be71b6.shtml | C’è il diritto al lavoro, il diritto allo studio e pure il diritto a essere connessi. In Rete, navigatori, informatizzati. Lo ha stabilito un giudice di pace di Trieste, Stefania Bernieri di Lucca, che si è trovata di fronte a un caso minimo per sancire un principio innovativo. Il caso è quello di una casalinga e dei suoi tre figli rimasti per oltre quattro mesi senza Internet e per oltre due mesi senza telefono per un disservizio del gestore. Il principio è nelle motivazioni della condanna della compagnia telefonica: un risarcimento del danno non solo patrimoniale (1.600 euro) ma anche esistenziale (800 euro), riconoscendo lo stress causato dall’impossibilità di connettersi. «La signora ha subito un’apprensione angosciosa prodotta dalla situazione, un turbamento che ha inciso direttamente sulla sua sfera emotiva e relazionale - scrive il giudice -. Danno considerato particolarmente grave in un’epoca in cui la comunicazione è fondamentale in ogni aspetto della vita». E ha accolto così il principio di «disuguaglianza digitale» invocato dall’avvocato Giuseppe Turco, difensore della signora, il quale parla così: «È un diritto alla comunicazione, a non essere isolati dal mondo, a poter accedere a quella grande biblioteca informatica che è Internet». Il legale definisce la Rete uno strumento indispensabile del diritto allo studio e all’istruzione dei figli, entrambi tutelati dalla Costituzione. Diritti che sarebbero stati negati alla donna e ai suoi tre figli, due studenti universitari e una liceale: «Non hanno potuto fruire di un mezzo così importante per le loro ricerche in ambito scolastico. Volenti o nolenti, nel momento in cui questi strumenti entrano a far parte della vita la condizionano e il distacco è un danno». Nel caso specifico è stato anche considerato l’ulteriore disagio provocato dall’assenza della linea telefonica, i mancati contatti, la nonna malata che non poteva essere assistita. Insomma, le mille quotidiane relazioni che passano per cavi e computer. «Necessità rispetto ai rapporti familiari e a ogni interlocutore esterno», conclude il giudice. Fin qui il caso triestino, rispetto al quale la compagnia telefonica ha prima opposto la mancanza di prove del danno esistenziale per poi chiudere tutto pagando il dovuto. Chiusa la vicenda, si è aperto il dibattito. Perché la dottoressa di Lucca non sarà la Cassazione ma il precedente l’ha creato e ora molti cittadini potrebbero rivendicare lo stesso diritto. Un cultore della materia come Carlo Rossello, docente di Nuove tecnologie e autore di saggi scientifici sulla regolamentazione di Internet, è combattuto fra due pensieri: «Da una parte trovo interessante l’affermazione del diritto a essere connessi, un principio che guarda al futuro e da prendere in seria considerazione. Dall’altra invece sono perplesso quando sento parlare di danno esistenziale, che intasa di fascicoli i già congestionati tribunali italiani. Nel 2008 la Cassazione ha posto fine a questo ] C'è il diritto al lavoro, il diritto allo studio e pure il diritto a essere connessi. In Rete, navigatori, informatizzati. Lo ha stabilito un giudice di pace di Trieste, Stefania Bernieri di Lucca, che si è trovata di fronte a un caso minimo per sancire un principio innovativo. Il caso è quello di una casalinga e dei suoi tre figli rimasti per oltre quattro mesi senza Internet e per oltre due mesi senza telefono per un disservizio del gestore. Il principio è nelle motivazioni della condanna della compagnia telefonica: un risarcimento del danno non solo patrimoniale (1.600 euro) ma anche esistenziale (800 euro), riconoscendo lo stress causato dall'impossibilità di connettersi. «La signora ha subito un'apprensione angosciosa prodotta dalla situazione, un turbamento che ha inciso direttamente sulla sua sfera emotiva e relazionale - scrive il giudice -. Danno considerato particolarmente grave in un'epoca in cui la comunicazione è fondamentale in ogni aspetto della vita».
E ha accolto così il principio di «disuguaglianza digitale» invocato dall'avvocato Giuseppe Turco, difensore della signora, il quale parla così: «È un diritto alla comunicazione, a non essere isolati dal mondo, a poter accedere a quella grande biblioteca informatica che è Internet». Il legale definisce la Rete uno strumento indispensabile del diritto allo studio e all'istruzione dei figli, entrambi tutelati dalla Costituzione. Diritti che sarebbero stati negati alla donna e ai suoi tre figli, due studenti universitari e una liceale: «Non hanno potuto fruire di un mezzo così importante per le loro ricerche in ambito scolastico. Volenti o nolenti, nel momento in cui questi strumenti entrano a far parte della vita la condizionano e il distacco è un danno». Nel caso specifico è stato anche considerato l'ulteriore disagio provocato dall'assenza della linea telefonica, i mancati contatti, la nonna malata che non poteva essere assistita. Insomma, le mille quotidiane relazioni che passano per cavi e computer. «Necessità rispetto ai rapporti familiari e a ogni interlocutore esterno», conclude il giudice.
Fin qui il caso triestino, rispetto al quale la compagnia telefonica ha prima opposto la mancanza di prove del danno esistenziale per poi chiudere tutto pagando il dovuto. Chiusa la vicenda, si è aperto il dibattito. Perché la dottoressa di Lucca non sarà la Cassazione ma il precedente l'ha creato e ora molti cittadini potrebbero rivendicare lo stesso diritto.
Un cultore della materia come Carlo Rossello, docente di Nuove tecnologie e autore di saggi scientifici sulla regolamentazione di Internet, è combattuto fra due pensieri: «Da una parte trovo interessante l'affermazione del diritto a essere connessi, un principio che guarda al futuro e da prendere in seria considerazione. Dall'altra invece sono perplesso quando sento parlare di danno esistenziale, che intasa di fascicoli i già congestionati tribunali italiani. Nel 2008 la Cassazione ha posto fine a questo "istituto" prevedendo solo tre eccezioni, fra cui quella della violazione del diritto costituzionale al quale si è abilmente agganciata la difesa della signora». Rossello tira in ballo il digital divide , il divario digitale esistente fra chi può navigare e chi no, fra chi può sfruttare la fibra ottica, il satellite e chi no. E allora i confini si allargano e la questione si complica perché le potenziali «vittime» crescono in misura esponenziale. Sulla stessa lunghezza d'onda Gianluigi Fioriglio, autore di «Temi di informatica giuridica» e di una ventina di pubblicazioni in materia: «È auspicabile il diritto a essere informati ma mi sembra poco solido il danno esistenziale derivante da una mancata connessione, a meno di casi di particolare isolamento». Nel frattempo alla porta dell'avvocato del caso Trieste hanno già bussato in due: «Un geometra e un formatore del personale. Hanno avuto problemi di connessione: vogliono i danni».
Andrea Pasqualetto |
Renoir, a Pavia “La vie en peinture” 16/09/2012 aggiunto da http://www.italiaglobale.it/2012/09/15/renoir-a-pavia-la-vie-en-peinture-2/ | Dal 15 settembre al 16 dicembre 2012 le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia ospitano un’importante retrospettiva dedicata ad uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo: Pierre-Auguste Renoir.
L’esposizione, a cura di Philippe Cros, – attraverso una selezione di dipinti, pastelli e disegni – ripercorrerà la carriera del grande Maestro francese mettendo in evidenza il ruolo dell’artista nella storia dell’arte moderna. Il pubblico avrà la possibilità di ammirare importanti lavori, alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia, provenienti da prestigiose realtà museali internazionali tra cui la National Gallery of Art di Washington, il Columbus Museum of Art (Ohio), il Centre Pompidou di Parigi eil Palais des Beaux Arts di Lille.
Durante il suo percorso artistico, durato circa sessant’anni, Renoir realizzò un numero sorprendente di quadri: oltre cinquemila, ovvero l’equivalente delle opere di Manet, Cézanne e Degas messe insieme, devoto ad un’unica corrente e ad un unico stile ma piuttosto alla rappresentazione e celebrazione della bellezza, elemento costante in tutta la sua produzione artistica. |
Passera striglia Marchionne: deve chiarire 16/09/2012 aggiunto da http://www.ilgiornale.it/news/interni/passera-striglia-marchionne-deve-chiarire-837841.html | Roma Cala l'oscurità sull'ambizioso piano Fabbrica Italia e sui 20 miliardi di investimenti promessi dalla Fiat. Sale la preoccupazione tra industriali, operai, politici ed esponenti del governo. Dopo la scintilla accesa da Diego Della Valle con il comunicato al veleno contro «i furbetti cosmopoliti» - ovvero amministratore delegato e azionisti del Lingotto - arrivano le richieste di chiarimento da parte dei ministri.«È giusto, importante e urgente fare chiarezza al più presto per il mercato e per gli italiani», commenta Corrado Passera. «Vogliamo capire fino in fondo le implicazioni di una serie di annunci che non permettono ancora di comprendere le strategie di Fiat in Italia. Faremo di tutto perché nell'ambito della crescita di Fiat l'Italia abbia un ruolo importante. Non è pensabile che la politica si sostituisca alle scelte imprenditoriali e di investimento ma assicuriamo massima attenzione e impegno». A una domanda su un possibile faccia a faccia, Passera glissa. «Non è questione di telecronaca di incontri. Queste sono cose che spesso non servono e neanche aiutano». In realtà alla Festa del Psi, Passera rende noto di avere avuto un colloquio telefonico con Marchionne, lasciando intendere che nei prossimi giorni potrebbero vedersi. Un incontro chiesto anche dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero: «Vorremmo veramente approfondire con il dottor Marchionne che cosa ha in mente per i suoi piani d'investimento e per l'occupazione in questo Paese». Preoccupazione arriva anche da Raffaele Bonanni che prima scherza: «Passera ha detto una cosa importante, come avrebbe fatto un politico. Perché anche Passera è un politico...». Poi sottolinea i pericoli che potrebbero derivare da questa situazione. «Io ho il problema di centinaia di migliaia di persone nel Centrosud che, se salta la Fiat, sono nei guai. Questi della Fiat non sono santi ma se saltano loro, ci fanno ballare in tutto il Mezzogiorno».Sul fronte politico Angelino Alfano invita tutti a mobilitarsi. «La questione Fiat è centrale per il Paese e il progetto dell'abbandono di fabbrica Italia è una cattiva notizia per la penisola. Ecco perché dobbiamo fare di tutto perché ciò non si realizzi». Pier Luigi Bersani pizzica Passera. «Vedo qualche ministro che dice non ho il diritto di chiamare un'amministratore delegato. Io ho sempre visto che quando un ministro chiama la gente, la gente deve andarci». Sulla tonalità dell'indignazione si attesta Pier Ferdinando Casini. «La Fiat ha ricevuto molto dalla politica. Ora stanno suonando la ritirata dall'Italia. Questo può essere legittimo, ma moralmente non accettiamo lezioni da chi negli ultimi anni non ha saputo produrre un nuovo modello di auto». Un affondo rispedito al mittente da Gennaro Migliore di Sel. «A Casini vogliamo ricordare che le scelte di Marchionne non sono immorali da oggi. Tutti ora lo bollano come nemico degli interessi del nostro Paese. Far finta di accorgersene solo oggi è ipocrita. Del resto la politica dei due forni di Casini piange sempre dopo il latte versato». |
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