LE ZANZARE E LA LOMELLINA Esclamazione estiva frequente è a cosa servono le zanzare! Dopo svariate punture le si odia, non si possono compatire, nate per dar fastidio. Le zanzare sono di tante specie, in Italia circa 60 con peculiarità differenti, dalla puntura sembrano tutte fastidiose nel medesimo modo, in lomellina ne produciamo un discreto quantitativo in quanto le risaie sono i principali luoghi di riproduzione delle zanzare, in quanto una specie in particolare del genere Ochlerotatus caspius predilige la risaia e dalle catture risulta che questa varietà sia di gran lunga la più presente. Una superficie che è vastissima, coltivata con il metodo della “sommersione alternata”. In pratica, nel corso della stessa annata, ogni risaia viene allagata e prosciugata più volte. Sono le cosiddette “asciutte”, che creano le condizioni ideali per lo sviluppo delle larve di zanzare. “La zanzara Aedes Caspius ha bisogno di un terreno asciutto per deporre le uova e poi ha bisogno che le uova vengano sommerse d’acqua e che l’acqua rimanga per un certo tempo. Il 96 % delle zanzare si riproduce nelle risaie per poi diffondersi nei territori circostanti. Il riso potrebbe anche esser coltivato “in asciutta”: con questo sistema si intende la coltivazione con irrigazione turnata per aspersione, scorrimento, ed infiltrazione, evitando nel modo più assoluto la sommersione continuata del terreno ed ogni lavorazione intesa ad impermeabilizzare il terreno oppure con semina “in asciutta” in questo caso si intende la coltivazione nella quale la semina viene effettuata mediante seminatrice a file su terreno non sommerso né impregnato d’acqua, nel quale, allorché la vegetazione ha ricoperto la superficie del terreno (circa la metà di giugno), si procede all’allagamento del terreno con immissione e deflusso continuato di acqua La popolazione e le rispettive attività interessate dalle risaie è quella insediata in diverse province del Piemonte e della Lombardia da Torino a Pavia e da Alessandria - Cuneo a Novara - Biella . Tale area è ben più ampia dei circa 200.000 ettari (pari a 2.000 kmq) ufficialmente censite come risaie, infatti essa deve essere ampliata considerando il fatto che evidentemente la distribuzione delle coltivazioni a riso non è omogenea sul territorio per la presenza di centri abitati, strade e infrastrutture varie oltre ad altre colture, boschi ecc. inoltre va tenuto conto che, come a tutti noto, la presenza delle zanzare si fa sentire ben al di là delle zone di riproduzione nelle risaie per una fascia che arriva sino ai 40 km e oltre. Le risaie nel cuore della pianura Piemontese a cavallo con la Lombardia costituiscono quindi un vero e proprio focolaio generatore di zanzare (Ochlerotatus caspius note come Aedes caspius) si possono spostare per decine di km dai focolai di origine, possono deporre uova su terreni umidi, o meglio su terreni che presentano una flora microbica tipica di aree temporaneamente soggetta ad allagamenti. E’ ovvio poi che la presenza di un ambiente favorevole come boschi e incolto favorisce l’insediamento e la moltiplicazione degli insetti. Le aree interessate dalla risaie fra Piemonte e Lombardia sono circa 200.000 ettari ma la presenza delle zanzare generate da queste risaie si riverbera su almeno 1.000.000 ettari. Considerando la popolazione delle province interessate dalla presenza di risaie ponderata in funzione della presenza sul territorio di queste colture si può stimare (certamente per difetto) in oltre due milioni di persone quelle che quotidianamente devono fare i conti con la presenza delle zanzare originate dalle risaie sopra i limiti di tollerabilità. Le zanzare non prolificano solo nelle risaie, ma ovunque, ogni specie in Italia se ne contano oltre 60 ha il suo ambiente ideale per riprodursi differente nelle modalità ma in comune hanno l'acqua stagnante OKKIO!! Non bisogna lasciare il sottovaso con l'acqua, quasi sicuramente nasceranno un centinaio di zanzare in pochi giorni. Sotto poche chiare indicazione per contrastare il fastidioso insetto.
“ZANZARE : CHE FARE?”
ATTENZIONE AGLI INSETTICIDI CHIMICI
La guerra chimica effettuata contro le zanzare è divenuta una vera e propria mania, e molte Amministrazioni pubbliche e private fanno irrorare prodotti chimici su strade, case, giardini, orti, pensando di liberarsi del problema. Ma gli Entomologi continuano a ripetere che : LE DISINFESTAZIONI AEREE SONO INUTILI
Perché? “L’effetto abbattente è sempre parziale e di durata limitata nel tempo” Per difendersi dalle zanzare in modo efficace occorre occuparsi di “dove le zanzare vengono” e non di “dove le zanzare vanno” e agire sulle LARVE e non sugli ADULTI
Infatti solo eliminando i focolai si avranno risultati Le zanzare si riproducono nell’acqua, anche in piccole quantità, e quindi “è nell’acqua che vanno contrastate”
Nell’aria……… facciamoci aiutare dagli uccelli! Non esistono prodotti ad azione selettiva sulle zanzare, perciò gli insetticidi chimici hanno sempre un considerevole impatto ambientale e sviluppano resistenza in tali insetti, che divengono più forti. Inoltre, l’inquinamento da insetticidi nebulizzati o sparsi nell’ambiente, non è ancora stato tenuto nella giusta considerazione e porta conseguenze a breve, medio e lungo termine, sulla salute. Recenti ricerche in campo chimico, biochimico e medico, hanno dimostrato che questo tipo di sostanze nuoce sia al corretto funzionamento di tutti gli organismi animali e vegetali, sia al sistema di difesa di cui l’organismo umano è dotato. Dette sostanze sono, tra l’altro, in grado di inibire la preziosa azione di alcuni enzimi contro il pericolo di stress ossidativo, considerato origine e concausa di molte gravi malattie (Alzheimer, Parkinson, Creuzfeld - Jacob, diabete 2, sclerosi a placche, alcune forme di cancro). Per tutelarsi dalle punture estive è dunque opportuno preferire metodi naturali e atossici.
Alcuni Ricercatori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) in seguito alle numerose richieste loro pervenute per l’interesse suscitato dal Convegno “ZANZARE - DISINFESTAZIONI – INFORMAZIONE”
hanno deciso di informare sui modi meno tossici e più equilibrati, per difendersi dalle zanzare, riferendo sia ciò che emerge dalla Ricerca Scientifica, sia raccogliendo Notizie, Dati, Pareri, Testimonianze e valutando le diverse Metodologie con i relativi effetti e conseguenze, nel sito: www.infozanzare.info
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