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NOTIZIE DAL WEB Internet resiste alla crisi 06/10/2012 aggiunto da http://www.lastampa.it/2012/10/05/tecnologia/internet-resiste-alla-crisi-nZeALgblXBxNYJ8vPv4nWP/index.html | Internet ha resistito alla crisi e guida crescita ed occupazione. Sono le conclusioni di un rapporto dell’Ocse (Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica) che analizza le prospettive dell’economia del settore segnalando, in particolare, il rapido incremento della domanda di servizi mobili grazie a cui aumentano entrate e investimenti in ricerca e sviluppo. I collegamenti wireless hanno rappresentato il più importante fattore dietro la recente espansione di Internet e nel 2009 hanno superato gli abbonamenti alla banda larga fissa.
Nell’area Ocse, composta da 34 paesi membri, il numero di abbonamenti wireless a banda larga, che continuano a moltiplicarsi, è risultato nel 2011 pari a 670 milioni, più del doppio rispetto a quelli della banda larga fissa (315 milioni). Migliora, inoltre, la velocità di trasmissione per DSL e fibra ottica mentre diminuiscono i prezzi in una misura stimata rispettivamente intorno al 3% e al 4% tra il 2008 e il 2011.
Lo sviluppo della connettività Internet mobile ha contribuito a sostenere il settore TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) durante la crisi, e in molti modi l’economia nel suo complesso. Tra le principali 250 imprese si registra un tasso annuo di crescita dei ricavi del 6% nel periodo 2000-2011, con un fatturato totale nel 2011 di 4,6 trilioni di dollari. Quanto alla creazione di lavoro, sempre in questo segmento, che in tutto impiega 14 milioni di dipendenti nel mondo, aumenta in una percentuale del 4% nel 2010 e del 6% nel 2011 ma più rapidamente tra le aziende operanti in ambito Internet : qui, in base ai dati del documento “Internet Economy Outlook 2012”, l’incremento occupazionale raggiunge quota 29% nel 2011, in gran parte determinato dalle assunzioni di Amazon e Google.
I paesi con una maggiore presenza di imprese TIC al massimo livello sono gli Stati Uniti e il Giappone che sono anche al vertice della classifica in termini di posti di lavoro realizzati; in Europa si posizionano meglio Germania, Francia, Olanda e Gran Bretagna.
Secondo l’Ocse Internet sta diventando un’infrastruttura economica fondamentale che rivoluziona il mondo degli affari costituendo una piattaforma per l’innovazione. Il web ha un impatto su tutta l’economia con una tendenza a trasformare interi mercati, come nel campo della musica, dei video, dei software, dell’editoria e del settore della stampa.
Il rapporto tra le imprese e la rete si è andato sempre più intensificando. Nei due terzi dei paesi Ocse, quasi il 100% delle aziende utilizza Internet e solo una frazione minoritaria di pmi non possiede ancora un collegamento : nel 2010, soltanto il 5,7% delle piccole imprese nella zona UE 25 non aveva accesso alla rete.
L’avvento del web ha, d’altro canto, consentito un forte sviluppo di nuove aziende e l’emergere di modelli imprenditoriali che hanno permesso di migliorare efficienza ed attività, quantunque rimangano limiti nella capacità di sfruttare il suo potenziale nella vendita di beni e servizi online.
Nella società la diffusione di Internet è avanzata di pari passo con il 70% delle famiglie Ocse che dispone di un accesso alla banda larga, a velocità sempre più alte e a costi sempre più bassi. I consumatori sono spinti a connettersi in rete attratti dall’abbondanza e dalla varietà dei contenuti digitali resi disponibili, soprattutto dalla ricca proposta di videogiochi che nel 2010 hanno dominato la domanda globale del settore con una quota valutata intorno al 39% del totale del fatturato.
Internet, però, è diventato anche un mezzo di vitale importanza per aiutare le persone a trovare occupazione : nel 2010, una media del 17% di utenti ha dichiarato di averlo utilizzato per cercare un posto di lavoro. |
Del Piero stecca il debutto, Sydney ko 06/10/2012 aggiunto da http://www.lastampa.it/2012/10/06/sport/calcio/del-piero-stecca-il-debutto-sydney-ko-GNSTbifL5ki7PZ1M3tUVxI/index.html | L’avventura è iniziata ma non come aveva sognato. Alessandro Del Piero fa il suo debutto con la maglia del Sydney nella A-League ma gli Sky Blue cominciano la stagione con una sconfitta, 2-0 in casa del Wellington Phoenix. Tutto sommato buona la prova dell’ex capitano della Juventus, ancora però in ritardo di condizione e attorniato forse da compagni che ancora faticano a capirlo. Poco male, è solo l’inizio. Del Piero viene mandato in campo dal primo minuto dal tecnico Ian Crook e nonostante la lunga carriera alle spalle, all’ingresso sul terreno di gioco, non riesce a mascherare una certa emozione. Che l’ex capitano bianconero sia già un leader nel gruppo lo si capisce sin dalle prime battute.
I compagni lo cercano subito e lui fa di tutto per proporsi anche se a fare la partita è il Wellington. Il primo numero di Del Piero arriva al 14’: dribbling con tunnel e destro da fuori area che però non inquadra la porta. Lo storico numero 10 della Juventus si dà da fare, rientra spesso a centrocampo per dare una mano ai compagni facendo valere il suo maggior tasso tecnico e le poche occasioni del Sydney passano tutte dai suoi piedi. Il Phoenix, però, ha una marcia in più e dopo il palo colpito da Totori arriva al gol nel finale di primo tempo con Huysegems. Del Piero prova a suonare la carica, i calci piazzati sono una sua esclusiva e a ridosso dall’intervallo è bravo in area a servire Mallia che però non riesce a firmare il pari. Anche nella ripresa l’ex juventino cerca di ispirare la manovra degli Sky Blue ma è sempre il Wellington a essere più pericoloso, sfiorando il raddoppio in più di un’occasione. Col passare dei minuti Del Piero cala come è normale che sia, il Phoenix prende campo e trova il meritato raddoppio con Fenton al 75’. Inutile dire che la reazione del Sydney è affidata ancora all’ex fuoriclasse bianconero che due minuti dopo è protagonista con uno spunto personale e un altro destro dal limite che finisce non lontano dal palo della porta di Paston. Poi poco altro, con i neozelandesi che hanno altre chance per siglare la terza rete. Del Piero deve crescere ma con lui anche tutto il Sydney. |
Sagra delle castagne. A Soriano nel Cimino il palio delle contrade 05/10/2012 aggiunto da http://orvietosi.it/2012/10/sagra-delle-castagne-a-soriano-nel-cimino-il-palio-delle-contrade/ | Dopo l’incontro su San Francesco d’Assisi e il “Convivium Secretum”, entra nel vivo a Soriano nel Cimino la quarantacinquesima edizione della Sagra delle Castagne con il primo weekend di festeggiamenti e rievocazioni storiche. Si parte venerdì 5 ottobre alle ore 18 nella Chiesa Collegiata con la messa e la solenne benedizione del Palio, realizzato quest’anno dall’artista Mario Annesi. In serata, a partire dalle 21.30, Piazza Vittorio Emanuele II ospita la benedizione degli arcieri e dei cavalieri, seguita dall’esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici della Nobile Contrada Trinità.
Le manifestazioni rievocative proseguono sabato 6 ottobre alle ore 16, quando in Piazza Vittorio Emanuele II il rione San Giorgio propone l’esibizione “Dell’arte della caccia colli uccelli de’ falconieri” e a seguire in Via Montecavallo “In taberna quando sumus. Colori e rumori di una via medioevale”. In serata, di nuovo la piazza principale di Soriano è teatro del “Consortium Musicorum”, esibizione dei musici delle quattro contrade. Da sottolineare anche altri due appuntamenti: alle 11 la cerimonia di posa di lapidi toponomastiche per le nuove strade Via Fabrizio De André e Via del Campo, dedicate alla memoria del grande cantautore genovese, molto legato alla cittadina cimina. Quindi, alle 18, nella chiesa di S. Eutizio in Via della Rocca concerto di Francesco Pelizza su antico organo dal titolo “Omaggio a Francesco Suriano”.
Domenica 7 ottobre è la giornata dell’atteso Palio delle Contrade. Si tratta di una competizione molto sentita in paese, che si svolge alle ore 15 al Campo Giannotti. Le contrade sorianesi – Papacqua, Rocca, San Giorgio, Trinità – si sfidano nella giostra degli anelli e nel torneo degli arcieri. Nella giostra ogni fantino con il proprio cavallo deve effettuare al galoppo tre giri di pista nel minor tempo possibile e catturare, infilzandolo con la lancia, uno dei tre anelli di differente diametro posti su nove paletti dislocati lungo il percorso. Gli arcieri si sfidano su tre distanze di tiro (20-27-35 metri) scoccando sei frecce per ogni distanza. Vince il Palio il rione che ottiene il maggior punteggio sommando i punti conquistati nelle due singole gare. Del vincitore del Palio viene dato pubblico annuncio alle ore 18 in Piazza Vittorio Emanuele, dove al mattino (ore 10.30) si esibiscono inoltre i giovani sbandieratori e spadaccini e in serata (21.30) il Gruppo Storico Spadaccini.
La Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino, inserita nel cartellone delle Feste della Castagna della Tuscia, è organizzata dall’Ente Sagra presieduto da Antonio Tempesta con la collaborazione e il contributo di Comune e Pro Loco di Soriano nel Cimino, Provincia di Viterbo, Regione Lazio, Comunità Montana dei Cimini e Camera di Commercio di Viterbo.
Il programma completo e tutte le informazioni sull’evento sono disponibili sul sito www.sagradellecastagne.com. |
Il sindaco di Vigevano: «Spezziamo le gambe a chi non vuole pagare» 05/10/2012 aggiunto da http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2012/10/04/news/il-sindaco-di-vigevano-spezziamo-le-gambe-a-chi-non-vuole-pagare-1.5803789 | VIGEVANO. «Spezzeremo le gambe ai professionisti dell’insoluto, a livello economico, cominciamo con i pignoramenti. Abbiamo i piranha in giro, li stiamo già stanando. E l’andamento dei pagamenti delle mense è migliorato da quando abbiamo cominciato a usare il pugno di ferro». Il sindaco leghista Andrea Sala ha usato immagini decisamente colorite, ieri, durante la conferenza stampa per la presentazione dei dati sulle mense, dopo la marea di critiche che gli sono piovute addosso in questi giorni per l’esclusione di 150 bambini dal pasto scolastico, a causa degli arretrati delle rette non pagate dalle famiglie (il numero degli esclusi, aggiornato a ieri, è sceso a 129). Nelle scuole, questa situazione è vissuta con disagio, le maestre devono dire a chi porta il panino che non può andare a mensa con i compagni, ma deve stare in un’aula a parte. Su questo aspetto, il sindaco Sala non è però irremovibile: «Se le maestre vogliono portare in sala mensa i bambini che hanno il panino, non vedo perché non possano farlo, non mi sembra un problema».
«In conferenza stampa porto i dati veri – ha aggiunto il sindaco, affiancato dall’assessore al Bilancio, Brunella Avalle –. Vogliamo dire basta ai furbi. Negli ultimi cinque giorni abbiamo recuperato già 50mila euro del debito totale accumulato in 7 anni, pari a 350mila euro». I dati presentati ieri evidenziano un aspetto importante, ha sottolineato il sindaco: «Sono, ad esempio, 87 le famiglie della fascia Isee più alta risultate morose. Nessuna discriminazione, ma tutela verso chi paga regolarmente il servizio». Insomma, anche i ricchi non pagano, soprattutto loro. Perché su 178 casi di “insoluti” da inizio anno scolastico, 84 rientrano nella prima fascia Isee (la più bassa), mentre 87 rientrano nella fascia massima che ha un reddito Isee sopra i 22mila euro. «Solamente sette – ha aggiunto Sala – si attestano nelle fasce intermedie e ciò significa che il ceto medio o medio-basso è quello che paga regolarmente le rette per la mensa dei figli. La lotta che portiamo avanti non è verso le persone con reddito basso». Il sindaco si è fatto fornire il dato disaggregato, italiani e stranieri: «Su 178 famiglie che non hanno pagato – afferma il sindaco – 72 sono italiani e 106 stranieri. Gli stranieri, comunque, sono sempre un problema: quando c’era la fascia gratuita, erano quasi tutti stranieri e dare a loro significa togliere ai nostri». A inizio mandato Sala aveva dichiarato apertamente che Vigevano non deve più apparire come una città accogliente verso gli immigrati: «E’ vero, lo confermo ancora e anche togliendo la fascia di esenzione abbiamo corretto il tiro». Ma perché umiliare i figli delle famiglie che non pagano, e non adottare un sistema che colpisca i genitori che fanno i furbi? Accade, ad esempio, in altre città, dove stanno recuperando arretrati garantendo, però, l’accesso a mensa a tutti gli alunni. «Abbiamo provato in altri modi – spiega l’assessore Avalle – abbiamo avvertito le famiglie, ma non pagavano. Chi è in arretrato riceve tre raccomandate ed è avvisato che la mensa sarà sospesa. La ditta fornitrice avverte le famiglie con un sms e una mail quando 5-6 pasti risultano non pagati. Da quando è stato sospeso l’accesso a mensa ai bambini, i genitori corrono a pagare le rette. Il 7 settembre c’erano insoluti per 151mila euro, da quando abbiamo adottato questa linea gli insoluti sono scesi a 101mila euro (28 settembre) e al 2 ottobre siamo scesi a 98mila euro. Se i bambini vengono esclusi dalla mensa, quindi, la colpa non è del Comune, ma dei genitori che non pagano le rette». |
Quinto Conto Energia: la detassazione fiscale non è cumulabile con gli incentivi 05/10/2012 aggiunto da http://www.greenbiz.it/economia-a-finanza/contabilita-e-fisco/5548-quinto-conto-energia-detassazione-ambientale-non-cumulabie | Il ministero dello Sviluppo ha dichiarato non cumulabile al Quinto Conto Energia l'agevolazione prevista dalla cosiddetta Tremonti Ambientale.
Il MiSE, infatti, afferma che solamente le tariffe del II Conto Energia siano effettivamente cumulabili nei limiti del 20 per cento del costo di ciascun investimento.
La Tremonti Ambientale prevede di cumulare l'agevolazione fiscale con le tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici. Questa è contemplata dall'articolo 18 del decreto ministeriale del 5 luglio 2012 riguardante, appunto, il Quinto Conto Energia.
Questa restrizione, imposta dal MiSE, scaturisce dalla non cumulabilità dei due benefici decorrente dal 1 gennaio 2013, a seguito delle disposizioni degli articoli 24 e 26 del decreto legislativo n.28/2011.
In particolare, il ministero nega al III, IV e V Conto Energia la cumulabilità con la detassazione ambientale. Con riguardo al III Conto Energia, la tariffa non è cumulabile in quanto non si qualificherebbe come incentivo pubblico erogato. E, in riferimento al IV e al V Conto Energia, poiché non è contemplato il beneficio tra quelli cumulabili.
Tale disposizione, anziché fare chiarezza, ha prodotto alcuni dubbi. Infatti, il cosiddetto decreto Crescita, in vigore dal 26 giugno 2012 e, dunque, prima dell'entrata in vigore del Quinto conto energia, avvenuto il 27 agosto 2012, ha abrogato la deduzione degli investimenti ambientali.
Come si legge nell'art. 23, comma 7 del DL 83/2012,: "Dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge sono abrogate le disposizioni di legge indicate dall'allegato 1, fatto salvo quanto previsto dal comma 11 del presente articolo".
Alla luce di quanto sottolineato nell'articolo, dal 26 giugno 2012 non è più possibile accedere alle agevolazioni fiscali previste per gli investimenti utili a preservare l'ambiente. La prima conclusione cui si giunge, quindi, è che il cumulo della tariffa incentivante del Conto energia con la detassazione ambientale è possibile solo per gli investimenti completati entro tale data. Se così fosse, parrebbe essere chiarito un elemento: la deduzione, lo ribadiamo, nella misura massima del 20%, è possibile solo fino per gli interventi intercorsi entro il 26 giugno di quest'anno e che entreranno nella dichiarazione dei redditi presentata l'anno prossimo.
Tuttavia, sempre secondo quanto aggiunge il ministero dello Sviluppo Economico, dal 2013 sarebbe cumulabile e, pare senza limitazione, la detassazione dal reddito d'impresa per l'acquisto di macchinari e apparecchiature con le tariffe incentivanti. |
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