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NOTIZIE DAL WEB Sagra del Formaggio di Fossa a Talamello 07/11/2012 aggiunto da http://www.riminitoday.it/eventi/sagre/fiera-sagra-del-formaggio-di-fossa-talamello-11-novembre-2012.html | Sagra del Formaggio di Fossa a Talamello Eventi a Rimini
„Talamello, nell'Alta Valle del Marecchia, stuzzica golosi ed appassionati con la 26° Fiera del suo inconfondibile formaggio di fossa dall'11 al 18 novembre 2012.
Da prodotto di nicchia di una piccola terra di confine alle soglie del mercato internazionale. Il formaggio di fossa continua a scalare posizioni nella gerarchia gastronomica e dopo aver conquistato il palato del Belpaese si prepara ora al grande salto verso la certificazione di qualità.
Tra mito e storia la leggenda ne fa risalire l’origine al XV secolo: all’esigenza dei contadini dell’ Appennino romagnolo-marchigiano di difendere le proprie provviste dalle truppe di Alfonso d’Aragona. Sconfitto dai francesi, il principe spagnolo aveva infatti ottenuto l’ospitalità del Signore di Forlì Girolamo Riario. In breve a palazzo le risorse cominciarono però a scarseggiare e i soldati iniziarono a saccheggiare le campagne in cerca di cibo.
Fu allora che, per proteggere il proprio lavoro, i contadini presero l’abitudine di nascondere le provviste nelle fosse di arenaria.
A novembre, poi, partiti gli eserciti e finite le scorrerie, le dissotterrarono e... il miracolo si era compiuto: il formaggio aveva cambiato le proprie caratteristiche organolettiche ed era nato quel prodotto tipico che oggi, a distanza di oltre 500 anni, viene inserito a pieno titolo tra le peculiarità della cucina italiana.
Ogni estate tutte le fosse vengono ripulite e asciugate con un falò di paglia e sterpi, poi, una volta sistemato con un tavolato il fondo per creare un incavo in cui raccogliere il liquido, si ricoprono le pareti con un’intelaiatura di legno e canne foderata di paglia. Quindi vi si depongono forme di pecorino, vaccino o misto in sacchi di cotone bianchi, si chiude la sommità con tavole e gesso e dopo tre mesi si “raccoglie” l’inconfondibile prodotto.
Programma:
Vendita dell'Ambra direttamente dai produttori.
Ogni edizione della fiera, accanto agli usi del formaggio di fossa in cucina e all'abbinamento con vini marchigiani e di altre regioni, propone gemellaggi gastronomici con altre produzioni tipiche e tradizionali.
In passato l'Ambra di Talamello è stata già gemellata con il Lardo di Colonnata, il Ciauscolo dei Sibillini, la Lenticchia di Castelluccio di Norcia, l'Aceto Balsamico tradizionale di Modena, l'Oliva tenera ascolana, la Zucca mantovana, l'Olio extra vergine di Oliva di Colbordolo e il Fagiolo Zolfino.“
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Gastronomia: Tocco (Medio Campidano), disciplinare raccolta lumache 07/11/2012 aggiunto da http://www.liberoquotidiano.it/news/1115094/Gastronomia-Tocco-Medio-Campidano-disciplinare-raccolta-lumache.html | Cagliari, 6 nov. - (Adnkronos) - E' necessaria prudenza e attenzione nella raccolta e sarebbe opportuna una legge che disciplini la raccolta delle chiocciole corritrici in Sardegna. In mancanza di una norma specifica "e' corretto comunque affidarci al buon senso e alla conoscenza del ciclo biologico delle chiocciole della specie, Elix aspersa, Elix vermiculata ed Elix aperta, le piu' diffuse sul territori sardo". Lo afferma il presidente della Provincia Medio Campidano, Fulvio Tocco, esperto di elicicoltura, in merito all'approssimarsi della raccolta delle lumache, che tradizionalmente avviene con le prime piogge autunnali.
"Ora che il numero delle chiocciole da gastronomia si sta riducendo in maniera consistente - afferma Tocco - e' necessario limitarne il prelievo in certi periodi, per sostenere la conservazione di questi preziosi molluschi. Alle chiocciole da gastronomia la provincia del Medio Campidano, tramite l'ufficio agrario, la primavera scorsa, ha dedicato un corso di formazione altamente partecipato".
Conoscere la biologia di questo primitivo animale e' indispensabile per coloro che praticano la raccolta in campo aperto si evitera' in questo modo il prelievo nelle giornate piovose e subito dopo le prime piogge. Infatti il ciclo biologico e quindi la riproduzione deve essere conosciuta nei minimi particolari per stabilire quando raccoglierle. Le chiocciole una volta che escono dall' incavo del terreno su cui hanno dormito si nutrono avidamente per tre o piu' giorni e una volta sazie si predispongono per l'accoppiamento. Un accorgimento che consente al gasteropode di riprodursi e agli amanti della cucina di mangiare un prodotto della terra 'pulito'. (segue) |
Internet, nasce il movimento per il wireless libero per tutti 07/11/2012 aggiunto da http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/06/internet-nasce-movimento-per-wireless-libero-per-tutti/404635/ | Si chiama Open Wireless Movement (https://openwireless.org) e, in pieno fermento elettorale statunitense, è un movimento che cerca di porsi esattamente al centro dei bisogni di una generazione che ha fatto della connessione a internet uno strumento necessario e indispensabile per la vita di tutti i giorni. In quest’ottica, il movimento appoggiato dalla EFF (Electronic Frontiers Foundation) e da numerose altre associazioni di settore, mira ad un futuro in cui la connessione wireless sarà aperta e onnipresente. Non più password e connessioni private o condivise tra pochi prescelti, ma una situazione in cui in caso di necessità si possa sempre trovare una connessione wireless aperta e gratuita. Un’idea che era già nell’aria da tempo per i tecnici della EFF che più di un anno fa sul loro sito avevano già dibattuto in un articolo sul “Perché abbiamo bisogno di un Open Wireless Movement?”. “Storie come quelle in cui la polizia abbatte la porta di un uomo innocente, colpevole di aver lasciato la sua rete aperta, così come le paure per una rete lenta o per la privacy online, stanno convincendo molte persone a bloccare l’accesso ai loro wifi con una password– è il commento di Peter Eckersley di EFF -. La graduale scomparsa di reti wireless aperte è una tragedia dal punto di vista del bene pubblico, per colpa di un dibattito impreciso legato alla privacy e alla sicurezza. Parte del compito dell’Open Wireless Movement sarà quello di ricordare agli utenti che aprire il loro wifi è un atto di responsabilità sociale e spiegare loro che le persone che lo fanno, potranno godere delle stesse protezioni legali che ci sono per un qualsiasi accesso a internet offerto dai provider privati”.
Il movimento, seppur appoggiato da una fondazione, è del tutto libero da ogni condizionamento di tipo politico ed economico e si avvale dell’aiuto di tecnici, avvocati e aziende. Per poter funzionare al meglio infatti è necessario apportare alcune migliorie alle attuali connessioni a internet, sia dal punto di vista della mentalità con cui viene visto l’accesso ai servizi della rete, sia dal punto di vista tecnico. “Il Movimento Open Wireless – spiegano i promotori – immagina un mondo dove le persone possano avere facile accesso a reti aperte per le connessioni a internet, un mondo in cui si possa condividere la connessione privata pur mantenendo la qualità e la sicurezza. Gran parte di questa “visione” è possibile fin da ora. Già oggi molte persone hanno router con la capacità di ospitare alcuni utenti. Ma per rendere ancora più facile la condivisione, stiamo lavorando con una squadra di ingegneri volontari per costruire tecnologie che permettano agli abbonati internet di condividere la loro connessione pur preservando sicurezza, privacy e qualità del loro servizio”.
Secondo i promotori il movimento, se esteso e utilizzato in modo massiccio, potrebbe portare ad una veloce ingegnerizzazione di numerosi servizi che utilizzerebbero la rete nel migliore dei modi, potendo avere la certezza di una connessione veloce e stabile. Così come non si sarebbe chiesto il permesso alle compagnie telefoniche per usufruire dei loro servizi se fosse esistito un movimento del genere già in precedenza, liberando così frequenze radio e abbattendo l’inquinamento elettromagnetico. Allo stesso tempo le paure legate alla sicurezza e alla privacy verrebbero letteralmente spazzate via: “L’utilizzo di più indirizzi IP – commentano -, spostandosi da una rete wireless ad un’ altra, può rendere più difficile per gli inserzionisti e le aziende di marketing, tener traccia di voi senza sfruttare i cookies. Allo stesso modo anche gli attivisti possono proteggere al meglio le loro comunicazioni anonime utilizzando un wireless aperto”. Rimangono i dubbi, a questo punto, su quanti abbonamenti a pagamento continueranno ad esistere se le connessioni saranno così facilmente accessibili e gratuite. Una diffusione che, alla lunga, potrebbe portare ad una prepotente diminuzione delle reti disponibili.
“Ogni volta che mi trovo a parlare o a scrivere sulla mia configurazione di sicurezza – ha commentato Bruce Schneier, saggista e crittografo esperto in sicurezza informatica – l’unica cosa che sorprende la gente ed è oggetto di un gran numero di critiche, è il fatto che utilizzo una rete wireless casalinga aperta. Non c’è nessuna password. Nessuna codifica. Chiunque con un servizio wireless può vedere la mia rete e può utilizzarla per accedere a internet. Per me è parte di una buona educazione di base. Fornire l’accesso a internet per gli ospiti è un po’ come per il riscaldamento e l’energia elettrica, o una tazza di thé caldo”. |
Anche Hp alla disfida della musica in mobilità con Connected Music. I No Doubt per il lancio a Parigi 07/11/2012 aggiunto da http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-11-06/anche-disfida-musica-mobilita-190413.shtml?uuid=AbOHcf0G | La musica in mobilità è uno dei temi più interessanti che si sta sviluppando, in modo particolare con la crescente diffusione di smartphone e tablet. Si tratta di un terreno sul quale tutti i grandi nomi dell'informatica si stanno confrontando. Apple ha aperto le danze anni fa con iTunes; poi è arrivata Microsoft prima con Zune, che da dispositivo si è trasformato in piattaforma di distribuzione dei brani, ora confluito in Xbox Music, per ascoltare in streaming oltre 30 milioni di brani; in mezzo numerose soluzioni proposte dall'industria.
Ora è
di Luca Figini - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/ACjNP |
Bimbo di 17 mesi intossicato dall'hashish 07/11/2012 aggiunto da http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/429838_bimbo_di_17_mesi_intossicato_dallhashish/ | Spinelli accesi, finestre chiuse. E un bambino di 17 mesi nella stessa stanza. È andata avanti per ore. Il risultato è stato il ricovero in ospedale del piccolo per lesioni. Protagonisti una donna marocchina, il suo convivente (e connazionale) e un amico brasiliano. Proprio a quest'ultimo era stato affidato il piccolo dalla coppia che aveva deciso d'uscire, secondo quanto dichiarato, per «cercare lavoro». L'amico sudamericano - secondo quanto è stato spiegato da Riccardo Tumminia, capo della Squadra Mobile di Brescia, intervenuto ieri con il vice Giovanni di Maggio - è rimasto da solo con il bambino. UNA SERATA che avrebbe dovuto essere tranquilla. Invece, il bimbo ha iniziato a manifestare una sonnolenza anomala e a vomitare. Il brasiliano ha pensato di curare il bambino con del Voltaren e alla polizia in seguito ha spiegato che l'indicazione gli sarebbe stata data dalla madre del piccolo. Ma la donna ha negato tutto. Il sudamericano al bambino aveva anche dato un biberon con un po' di latte e cacao, ma anche questo è stato vomitato. Così, dopo il consulto con una connazionale, la decisione di portarlo in ospedale. Lì si è capito subito che le condizioni del piccolo erano molto delicate ed è stato disposto il ricovero in Rianimazione pediatrica in codice rosso. Ma sono sorti subito anche altri problemi, perchè il brasiliano si è presentato come il padre e i medici dell'ospedale si sono insospettiti vedendo un bambino marocchino con un padre sudamericano. I SOSPETTI si sono concretizzati nella telefonata alla polizia e del caso, dopo l'arrivo della Volante, ha iniziato a occuparsi la Squadra mobile. Il sudamericano ha quindi ammesso subito di non essere il padre. I poliziotti hanno rintracciato la madre del bambino e il compagno (e neppure lui è il padre). Forse la mamma e il convivente erano andati davvero a cercare lavoro, quando sono usciti, ma con ogni probabilità era avvenuto in un bar dal momento che l'uomo era completamente ubriaco. Sono state necessarie alcune ore per fargli smaltire l'effetto dell'alcol. Nel frattempo la polizia ha iniziato a mettere insieme i tasselli di una storia di degrado.E' emerso che il giorno prima - la vicenda risale ad alcune settimane fa, ma è stata resa nota solo ieri - i tre adulti si erano ritrovati a casa del sudamericano. Lì, per ore, in una stanza con le finestre chiuse in cui si trovava anche il bambino, i tre avevano fumato hashish. E tracce della droga sono state trovate durante la perquisizione anche dalla Polizia. I TRE hanno quindi ammesso la condotta scriteriata nei confronti del piccolo che non avrebbe potuto esimersi dall'essere intossicato. In quella stanza sporca, con un livello molto alto di degrado, il bambino sarebbe rimasto per ore nella nube di fumo che nel frattempo s'era creata. In ospedale è arrivato il riscontro principale di tutto ciò. Le analisi eseguite sul bambino hanno evidenziato un'intossicazione da cannabinoidi. Intossicazione che ha dovuto fare i conti anche con la somministrazione, per ragioni mai ben chiarite, del Voltaren. Il piccolo è rimasto in cura in ospedale fino a quando è stato dichiarato fuori pericolo e poi affidato ai servizi sociali. Della vicenda si sta ora occupando la Procura dei minori. Ma è scattata la denuncia anche per i tre adulti, accusati di lesioni nei confronti di chi, a 17 mesi, si è ritrovato alle prese con un'incredibile intossicazione da hashish. |
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