Az. Agr. Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco

"LUMACHE" Alimento straordinario...




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NOTIZIE DAL WEB


 
agroalimentare lallevatore con le lumache reddito garantito
    10/12/2014 aggiunto da http://www.padovanews.it/speciali/lavoro/323398-agroalimentare-lallevatore-con-le-lumache-reddito-garantito.html

Giovanni Romano: "I primi guadagni si cominciano a vedere dopo almeno due anni".
Caserta, 9 dic. (Labitalia) - "L'allevamento delle lumache e' un'attivita' che garantisce reddito e occupazione". Lo dice a Labitalia Giovanni Romano, responsabile per il Centro-Sud, dell'Istituto internazionale di elicicoltura. Le lumache sono, infatti, in primo piano a Piana di Monte Verna (Caserta), in occasione del primo 'Incontro di elicicoltura del Centro-Sud Italia', organizzato da Parco Cocle', azienda che opera nel settore della coltivazione di lumache dal 2007, in collaborazione con l'Istituto internazionale di elicicoltura.
"L'obiettivo della manifestazione -spiega a Labitalia- e' quello di offrire un'occasione di informazione e competenze nell'ambito dell'elicicoltura a ciclo biologico completo, un'attivita' che dimostra da sempre di essere pienamente sostenibile, come occupazione integrativa o primeggiante, in grado quindi di garantire reddito".
"Certo, non e' semplice -ammette- coltivare questo prodotto, sia dal punto di vista gestionale che logistico. I primi guadagni, infatti, si cominciano a vedere dopo almeno due anni".
L'elicicoltura, ovvero l'allevamento delle lumache di terra, e' diffuso nel nostro Paese da ormai 35 anni, non arresta la sua tendenza positiva anche grazie alle creme antirughe a base di bava di lumaca. Il valore globale delle vendite, nel 2013, e' stato pari a 265 milioni di euro. "Allevare questi molluschi rende -assicura a Labitalia Giovanni Avagnina, presidente dell'Associazione nazionale elicicoltori e direttore dell'Istituto internazionale di elicicoltura- godono, infatti, di ottima salute le 12mila aziende dedite all'allevamento, con 396 mila di quintali di prodotti e 8.000 ettari coltivati".
"L'andamento positivo - fa notare - deriva anche dal fatto che per gli italiani si tratta di un prodotto gastronomico nuovo, da gustare e soprattutto senza grassi; perfettamente in linea dunque con i nuovi dettami dietetici e, soprattutto, estetici grazie alla bava che costituisce l'ingrediente principale di creme antirughe".
"Negli ultimi 3-4 anni -ricorda il presidente Giovanni Avagnina- e' cresciuto lo studio delle lumache per l'utilizzo della bava nel campo bio-medico e farmacologico come ottimo antirughe. Molti allevatori distillano quindi la bava per poi rivenderla alle case farmaceutiche. La filosofia dell'allevamento delle lumache poi - continua - e' la lentezza e la biologia pura. Negli allevamenti, infatti, non si usano alimenti chimici ma solo le deiezioni degli animali stessi che contribuiscono a rendere il prodotto puro e sano e, quindi, preferibile ad altri".
(Adnkronos)


L’ingegnere giramondo che alleva lumache
    10/12/2014 aggiunto da http://www.lastampa.it/2014/12/06/edizioni/asti/lingegnere-giramondo-che-alleva-lumache-Ilv0SZhSbqc1Yss91dxTrJ/pagina.html

elisa schiffo
VAGLIO SERRA (ASTI)
Quel sapore amarognolo e croccante gli è tornato in mente dopo oltre dieci anni e l’ha trasportato nella cascina dei nonni, a Vaglio Serra. Pierluigi Laiolo, 39 anni, ingegnere «giramondo», ha deciso di abbandonare la professione per diventare «allevatore di lumache da gastronomia». «Tutto è partito ai tempi del Politecnico - racconta Laiolo - con il francese me la cavicchiavo, ma nulla di più, così ho deciso di mollare tutto per un annetto per trasferirmi a Tolosa approfittando del progetto Erasmus. È stata la prima volta che ho assaggiato le lumache, a casa di un amico. Sono goloso, gli ho chiesto di farmi assaggiare qualcosa del posto».
Una piccola parentesi che poi è rimasta nel cassetto mentre la carriera sui libri ha fatto il suo corso. Prima la laurea a pieni voti che di romantico non aveva nulla, tesi sulla corrosione dell’acciaio nel calcestruzzo armato poi subito la gavetta in uno studio tecnico di Moncalieri a fare calcoli strutturali e progetti.
«Tutto filava liscio ma mancava sempre qualcosa e dopo poco tempo tornavo ad essere insoddisfatto - confessa Laiolo - così cercavo il mio futuro sperimentando ogni nuove esperienze». E così l’ingegnere si ritrova nuovamente all’estero stavolta guidando un bus: «Ho preso la patente D, quella per autista perchè volevo viaggiare, guadagnando. Mi piaceva anche se un po’ stancante, macinavo anche 5 mila chilometri a settimana in giro per l’Europa, prima con le gite scolastiche poi con dirigente e clienti delle compagnie aeree dell’Airbus». Una scommessa che non era ancora quella giusta ma che ha portato l’amore: «Caso vuole che durante una delle mie missioni sulle quattro ruote sono capitato di nuovo a Tolosa, nel posto dell’Erasmus. Sono tornato a mangiare lumache stavolta in una brasserie, c’era una serata a tema. Tra una lumaca e un ballo ho conosciuto la mia futura moglie, Laurence». La vita a due continua in Francia e il mestiere di autista di bus piano piano diventa stretto. Intanto arriva il matrimonio ed insieme matura la decisione di tornare in Italia per vivere in campagna, lontano dai rumori e dalla frenesia della città. «Ho ristrutturato la cascina di famiglia, nel Sud Astigiano, sulla collina di Vaglio Serra. Un modo per rispolverare le mie competenze da ingegnere». Ecco che dopo varie traversie e lavoretti a Pierluigi tornano in mente quelle lumache che forse non a caso hanno accompagnato tanti momenti della sua vita. «Cercavo un’idea per ridare vita ai campi incolti dove una volta nonno Pierino aveva l’orto». E così parte l’operazione lumache. «Era qualcosa di naturale, di biologico e soprattutto di nuovo - spiega l’ingegnere - mi sono documentato, ho fatto pure un corso di formazione a Cherasco». Il primo passo è stato nel settembre scorso «ho fatto analizzare il terreno ed ho scoperto che era il giusto mix di argilla, sabbia e limo. poi ho seminato insalata e cavoli per creare l’habitat e finalmente in primavera ho potuto acquistare le lumache riproduttrici, un plotone di 30 mila animaletti destinate a diventare un milione».
La vita cambia drasticamente: «Fare l’allevatore di lumache non è semplice, si è alle prese con animaletti deboli, prede facili, nello scalino più basso della piramide delle specie viventi e per di più soggetti alle varie intemperie, dalla pioggia al gelo, che quest’anno non ci hanno risparmiati». i primi risultati sono arrivati e dopo un anno la grande soddisfazione dei fiocchi azzurri e rosa. È nata la pagina facebook (lachiocciolagolosa), ci sono già state le prime ordinazioni «vip», che arrivano da ristoranti stellati del milanese. A volte, basta crederci.


Il XXXV Convivium Magnum dell'Helicensisis Fabula alla Fiera Fredda
    02/12/2014 aggiunto da http://www.targatocn.it/2014/12/01/leggi-notizia/argomenti/eventi/articolo/il-xxxv-convivium-magnum-dellhelicensisis-fabula-alla-fiera-fredda.html

L’incontro inizierà alle 9,30 nell’Auditorium di Palazzo Bertello con la consueta degustazione dei tradizionali spiedini di chiocciola borgarina
In occasione della 445ma Fiera Fredda, la Consociazione Enogastronomica "Helicensis Fabula" celebrerà il XXXV Convivium Magnum che avrà luogo domenica 7 dicembre 2014.
L’incontro inizierà alle 9,30 nell’Auditorium di Palazzo Bertello con la consueta degustazione dei tradizionali spiedini di chiocciola borgarina, nonché di salumi e formaggi del territorio. Dopo il saluto ai partecipanti e la chiamata dei Sodalizi, si terrà la cerimonia di intronizzazione dei nuovi Consoci.
Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, i sodalizi presenti sfileranno per il centro della Città di Borgo San Dalmazzo; successivamente, sarà possibile visitare gli stand della Fiera Fredda, sempre all’interno di Palazzo Bertello. Alle 12,00 ci si trasferirà al Ristorane “Da Politano” in frazione Fontanelle di Boves per i lavori conviviali rigorosamente a base di prodotti tipici della zona e, soprattutto, di Helix Pomatia Alpina.
La quota di partecipazione è fissata in Euro 60,00. La Consociazione Helicensis Fabula, è la formula abbreviata di "Helices mespilaque comedientium Pedonensis Fabula Virum", denominazione latina della Consociazione pedonese delle Nobili Persone che banchettano insieme con lumache e nespole".
Una singolare confraternita che si impegna a "mantenere, difendere e valorizzare" la tradizione culinaria ed economica delle sue manifestazioni tipiche più specifiche.


La cipolla protegge dal tumore allo stomaco, i benefici vengono dalla “puzza”
    02/12/2014 aggiunto da http://velvetbody.it/2014/12/02/la-cipolla-protegge-dal-tumore-allo-stomaco-i-benefici-vengono-dalla-puzza/

Le cipolle fanno bene e possono ridurre il rischio di ammalarsi di tumore allo stomaco. Il rischio diminuisce anche con l’aglio, ma la cipolla sembra essere davvero un toccasana; questi i risultati di una ricerca svolta dall’ istituto Mario Negri e dall’ Università di Milano e pubblicata su Molecular nutrition & food research. Per dimostrarne l’efficacia i ricercatori hanno preso in esame 230 persone con tumore dello stomaco e le hanno confrontate con altre 547 persone non malate.
I risultati sono chiari: chi consumava almeno due porzioni di cipolle da circa 50 grammi alla settimana riduceva del 40% il rischio di ammalarsi di tumore. Le cipolle (e in misura minore l’aglio) dovrebbero questa loro capacità protettiva proprio al loro cattivo odore prodotto dagli “organo solfarati” responsabili della classica puzza. Oltre all’odore questi enzimi riescono a bloccare i batteri e la crescita del tumore. Altri responsabili di questa importantissima proprietà antitumorale sono le quercetina, flavonoidi presenti nelle cipolle.
“La quercetina insieme alle antocianine delle cipolle rosse e ad altri flavonoidi, dall’azione antiossidante e antinfiammatoria, contribuirebbe, in sinergia con i composti solforati, a spiegare altre azioni attribuite alle cipolle. Per esempio, quella del controllo dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari“, spiega Maria Parpinel dell’Università di Udine. Le cipolle sono anche legate alla minore proliferazione di tumori al seno e alla prostata. Le cipolle più buone per la salute? Quelle dal colore più intenso, maggiormente ricche di flavonoidi e quelle dal sapore e dell’odore più forte, contenenti quindi più composti solforati. Vale la pena quindi non lesinare nel condimento ma aggiungere un po’ di sapore in più, a beneficio anche della salute.


Astronomia: cosa ci riserva il cielo del mese di dicembre
    01/12/2014 aggiunto da http://www.meteoweb.eu/2014/12/astronomia-cosa-ci-riserva-il-cielo-del-mese-di-dicembre/358425/

lunedì 1 dicembre 2014, 10:44 di F.F.
Tante sorprese in serbo nel cielo di dicembre: il mese che si attende avrà molto da offrire, a partire dal triangolo tra Giove, Regolo e la Luna, passando per le Geminidi, le stelle cadenti più incantevoli di tutto l’inverno.
Curiosità: contrariamente a quanto si pensa, il 13 dicembre (Santa Lucia) non è il giorno più corto dell’anno (o la notte più lunga). Il primato del giorno più breve dell’anno spetta invece al giorno del solstizio d’inverno. Quest’anno il momento esatto del solstizio sarà qualche minuto dopo la mezzanotte del 22, ora italiana.
Pianeti: il protagonista indiscusso sarà Giove. Il gigante gassoso sarà visibile circa 3 ore dopo la scomparsa di Venere sull’orizzonte occidentale, a est. Per tutta la notte sarà il corpo celeste più luminoso e si avvicinerà, dal nostro punto di vista, a Regolo, la stella più luminosa della costellazione del Leone. Venere sarà visibile solo per poco tempo.
Triangolo: il 12 dicembre sarà visibile in cielo un triangolo luminoso, ai cui vertici troveremo la Luna calante, il pianeta Giove e la stella Regolo.
lo spettacolo ci viene offerto da Orione, Cane Maggiore, Cane Minore, Toro e Gemelli, che permetteranno di ammirare alcune delle stelle più luminose della volta celeste, quali Sirio, Aldebaran, Castore e Polluce, Procione e Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph in Orione; poi anche il Triangolo e l’Ariete, visibili sull’orizzonte Ovest.
Meteore: quest’anno si comincia con le delta Arietidi (con il picco il 10 dicembre) e poi le chi Orionidi che potranno essere osservate bene solo nella prima parte della notte, a causa del disturbo lunare, e raggiungeranno il picco di massima visibilità tra il 10 e l’ 11 dicembre. Le vere protagoniste saranno le Geminidi, particolarmente evidenti tra il 10 e il 15 dicembre, con il picco nella prima parte della notte del 13-14 dicembre (in condizioni ottimali si possono contare fino a 120 eventi nel giro di un’ora al loro picco): come suggerisce il nome, sembrano avere origine dalla costellazione dei Gemelli, e, a differenza della maggior parte degli sciami meteorici che sono dovuti al passaggio del nostro pianeta attraverso la scia dei detriti lasciati da una cometa, sono figlie di un asteroide, 3200 Phaethon. Nella seconda parte del mese, sarà possibile ammirare le Leo Minoridi (picco il 19/20 dicembre), le Lyncidi (picco il 20/21 dicembre) e le Theta Geminidi (picco il 25/26 dicembre).
Congiunzioni: Luna – Pleiadi, il 5 alle ore 22; Luna – Giove, il 12 alle ore 22:30; Luna – Saturno, il 19 alle ore 06:00; Luna – Venere, il 23 alle ore 17:30; Luna – Marte, il 25 alle ore 18:30.

Chiocciola Tecnologica di Lorini Marco P.I. 02386970186